Via Corrado, un coro di sì: la città di Fano applaude l’idea

Tanti i consensi dopo la proposta lanciata in un articolo del nostro giornale. Ad appoggiare l’iniziativa anche i maggiori esponenti della cultura fanese

Corrado con le cuffie. Indimenticabile il suo stile in televisione

Corrado con le cuffie. Indimenticabile il suo stile in televisione

Fano, 15 ottobre 2022 - Il mondo della Cultura fanese abbraccia favorevolmente l’idea di intitolare una via al "fanese" Corrado Mantoni. A volersene fare promotore, dopo l’articolo del Carlino che ieri aveva intercettato un sentimento della città, è il nipote Alberto Mantoni. "Io sono il figlio di Otello Mantoni - ci ha raccontato il 64enne -, il cugino buono di Corrado, il daziere fratello di Dante Mantoni che abita ancora nella casa dove Corrado veniva a fare le vacanze al mare, al civico 154 di viale Adriatico, proprio davanti al bar Splash. Mia nonna, la madre di mio padre, era infatti Anita Bernabei, la famosa ‘zia’ di cui tutti i fanesi parlano quando parlano della ‘fanesitudine’ di Corrado. Io con lo zio Corrado ho avuto sempre poca confidenza, perché mi imbarazzava un po’ la sua notorietà. Infatti non dicevo mai a nessuno di esserne parente. Mio padre invece era molto orgoglioso del cugino. Per questo voglio fargli intitolare una strada".

Risale all’età di 10 anni (1968) il primo ricordo che Alberto Mantoni ha dello zio Corrado. "Era venuto sotto casa mia con la macchina, una Citroen Squalo color sabbia - prosegue - ed io stavo giocando a pallone con gli amici. I ragazzini vedendolo hanno iniziato a corrergli dietro urlando ‘C’è Corrado, quello della televisione’ e mia madre dal terrazzo mi chiamava ‘vieni su a salutare lo zio’. Ma io volevo finire di giocare la partita di pallone. Era famoso sì, ma io per lui non avevo quell’affetto che si ha per uno zio perché non lo vedevo quasi mai". Anche sotto militare a Roma, nella città di Corrado, il nipote Alberto voleva celare la parentela.

"Infatti quando l’hanno scoperta mi hanno mandato subito alla Rai nella delegazione della Marina a Domenica In. L’ho visto lì per l’ultima volta". Il padre Otello era invece estremamente orgoglioso della parentela, tant’è che quando è stato premiato anni fa alla festa dei soci della Banca di Credito Cooperativo si è presentato subito come il cugino di Corrado. "Lui era sempre in contatto con lo zio, si sono sentiti fino alla fine. Quando zio è morto è stata la moglie Marina Donato a informarlo. L’ha chiamato subito prima che si sapesse dalla tv". Alberto invece è quasi coetaneo di Roberto Mantoni, l’unico figlio di Corrado che ha 4 anni più di lui, ma non hanno rapporti.

"Quando zio passava per Fano per andare a presentare qualche cosa in giro per l’Italia - conclude - si fermava sempre a salutare zia Maria (Spadoni, del forno vicino agli ex carri di carnevale, che era la nonna materna di Corrado), con cui era molto legato e a cui faceva un sacco di regali perché potesse seguire la sua carriera: prima la radio, poi il televisore. Quando veniva, zia Maria ci chiamava tutti e noi andavamo". Nel mondo della cultura fanese, tra i sostenitori dell’iniziativa dell’erede di Corrado ci sono già l’assessora Cora Fattori e il giornalista/scrittore Silvano Clappis.

Tiziana Petrelli