Vittorio Sgarbi: “Riprendo in mano il caso ‘Lisippo’”

Il sottosegretario alla Cultura intenzionato a chiedere la restituzione dell’opera trafugata. "Magari cominciamo con un prestito"

Fano, 11 gennaio 2023 – Il dossier del Lisippo nelle mani del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi: "Dobbiamo dialogare con il Getty Museum e avviare un’operazione diplomatica".

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L’Atleta di Fano, dal 1977 esposto al Getty Museum di Malibù, è tra le opere su cui il sottosegretario Sgarbi intende lavorare per cercare di farla rientrare in Italia. Nonostante la sentenza della Cassazione del 2018 abbia stabilito che l’Atleta Vittorioso appartiene allo Stato italiano, la scultura è ancora nel museo californiano che ha presentato ricorso alla Corte Europea. Il bronzo, recuperato al largo di Fano da un peschereccio, nel 1964, è stato esportato illegalmente fuori dal territorio italiano e nel 1977 acquistato dal Getty Museum. Dopo un lungo percorso giudiziario, iniziato nel 2007 per iniziativa dell’associazione le Cento Città, nel 2018 la Corte di Cassazione ha respinto l’ennesimo ricorso del Getty Museum, ha riconosciuto la proprietà italiana dell’opera e ne ha disposto la confisca. E’ stata avviata una rogatoria internazionale per dare applicazione alla sentenza, ma finora nulla si è mosso .

Se l’ex ministro Alberto Bonisoli era convinto di riportare in Italia la statua facendo leva sulla diplomazia culturale, con l’ex ministro Dario Franceschini l’interesse per il Lisippo si era alquanto affievolito. Ora con la nomina di Vittorio Sgarbi a sottosegretario alla Cultura sembra tornare l’attenzione sul Lisippo e sulla delicata vicenda del suo rientro in Italia. "Si tratta di un’opera d’arte importante – commenta Sgarbi – sarà necessario mettere in piedi un’operazione diplomatica con il Getty Museum e aprire con loro una interlocuzione".

Sottosegretario, secondo c’è una concreta possibilità di riportare il Lisippo in Italia?

"Occorre che il Getty Museum si convinca dell’opportunità di restituire la statua. Sicuramente è uno dei temi interessanti di cui intendo occuparmi".

Meglio puntare sulla restituzione o su un prestito temporaneo?

"Si può anche immaginare un prestito, vedremo come".

Nel corso degli anni più volte il viceministro Sgarbi si è interesato del rientro del Lisippo. Addirittura nel 2017 scrisse una lettera all’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump per chiedere la restituzione dell’opera. Al momento, invece, non si hanno notizie di carteggi con l’attuale presidente Biden ed evidentemente Sgarbi preferisce percorrere le vie diplomatiche. Proprio nella conferenza stampa di fine anno, il sindaco Massimo Seri ha ribadito che "Fano non si farà trovare impreparata" nel caso del rientro in Italia: "Abbiamo a disposizione la sala Morganti, stiamo lavorando al recupero dell’area dell’ex teatro romano e nulla impedisce che possa essere installata nella nuova Federiciana" come suggerito dal presidente Corrado Montanari che ha finanziato il progetto, firmato da Mario Cucinella, della nuova struttura museale, che sorgerà a fianco dell’edificio storico.