
Lo storico ’Centrale’, ormai uno dei simboli della città. A sinistra, Giorgio Andrea Ricci detto ’Cile’
Fano, 24 dicembre 2024 – Non è un bar, ma è il bar per antonomasia della città. Perché al Centrale, lungo il Corso, sono passate generazioni di fanesi, dai ‘vitelloni’ di un tempo che fu alle nuove generazioni. Ebbene questo locale storico è passato da alcuni giorni di mano perché lo hanno acquistato due personaggi molto noti in città: uno è Giorgio Ricci, per tutti il titolare del ristorante Cile’s nella zona mare, personaggio che è in grande movimento; l’altro è il costruttore Paolo Petrucci che è anche dentro al ‘nuovo’ Fano Calcio, altro imprenditore risalito alla ribalta cittadina.
Secondo alcuni in questa partita ci sarebbe anche il commercialista Enrico Maria Renier.
Ma a sgomberare il campo dalle chiacchiere ci pensa mister Cile’s: “No, no con la nuova gestione non c’entra nulla Renier – dice Giorgio Ricci – lui è quello che ci ha seguito tutta l’operazione perché oltre ad essere il mio commercialista seguiva anche la famiglia che ha ceduto”.
Adesso Ricci cosa succederà al Centrale?
“Terminate le festività, e quindi probabilmente a partire da gennaio, rimetteremo mano al locale perché ha bisogno di una rinnovata, anche nell’arredo. Facciamo passare queste feste anche perché il locale sta lavorando bene”.
Un Ricci che si sdoppia: un salto al ristorante e poi risalita verso il bar Centrale?
“No, perché abbiamo trovato anche chi lo gestirà”.
La stessa che ha in gestione il bar della nuova piscina?
“Esattamente, sarà poi lei a portare avanti il locale che vogliamo che torni ai fasti antichi, quello che era ed è nell’immaginario della città”.
Resterà un classico bar per colazioni e per aperitivi o si cambia strada?
“Stiamo pensando anche di fare qualcosa sotto il profilo della cucina, qualche piatto”.
Un Giorgio Ricci che è in movimento perché è poliedrico e polivalente: ha in gestione anche il bar della nuova piscina ma “occorre tenere presente una cosa”, dice.
E sarebbe?
“Che io sono ormai da diversi anni anche presidente della società Fanum Fortune Nuoto e per noi l’altro è stato un giorno storico”.
Che è successo?
“Che per la prima volta nella nostra storia abbiamo battuto i pesaresi della Vis Sauro”.
Soddisfazioni...
“Certo tenendo conto che io ho iniziato a nuotare proprio a Pesaro”.
Cambiamo storia: e il bar del teatro della Fortuna?
“Devo dire per questa altra storia che ho avuto anche delle sollecitazioni dal giro della politica locale per prendere in gestione il bar interno del teatro”.
Ma non è che la struttura sia aperta tutti i giorni...
“Questo è vero, tant’è che questo tema è stato affrontato anche con gli amministratori comunali e specificatamente con Stefano Merisola. Per cui si sta pensando ad un rilancio della struttura-teatro per organizzare, come si faceva fino a qualche anno fa, varie manifestazioni all’interno. Insomma aumentarne l’uso”.
Per la cronaca si vorrebbero riportare all’interno del teatro della Fortuna anche i veglione e le serate legate ai giorni di Carnevale. Insomma un motore per ridare vita ad un centro storico “che sta muorendo e si cammina tra vetrine chiuse benché il cuore della città sia bellissimo e vederlo così piange il cuore”, dicono ormai da mesi sia i politici che i cittadini più attenti.
m.g.