Inquilini Erap morosi al gelo, il direttore Vitaletti: "Siamo in difficoltà anche noi"

"Se in passato con alcune anticipazioniriuscivamo ad evitare gli stacchi, ora la situazione è molto più complicata. Ci stiamo attivando col Comune, lo sforzo però lo devono fare gli inquilini”

Sauro Vitaletti, direttore Erap Pesaro e Urbino

Sauro Vitaletti, direttore Erap Pesaro e Urbino

Fano (Pesaro e Urbino) 2 dicembre 2022 - “Non è che Erap non avvii le procedure di legge nei confronti degli assegnatari inadempienti, ma ovviamente per noi lo sfratto è l’estrema ratio. La nostra prima missione è quella della gestione delle famiglie in difficoltà, senza metterle in una situazione di difficoltà maggiore. Ci sono procedure in corso da anni che poi sono state bloccate in tutto il periodo Covid e riattivate l’estate scorsa”. Così il direttore di Erap Pesaro e Urbino, Sauro Vitaletti, risponde all’ottantenne invalida che ieri aveva denunciato al Carlino il disagio patito dagli assegnatari degli alloggi di residenza pubblica di via Marche (civici 6, 8 e 10): ben 24 famiglie al freddo a causa di un buco di bilancio di 30mila euro, dovuto al mancato pagamento delle quote condominiali della metà degli inquilini, che impedisce all’amministratore di condominio di far riattivare l’impianto di riscaldamento. Per la legge è il proprietario che deve rispondere delle insolvenze degli inquilini, salvo poi rivalersi sugli stessi. “Siccome è l’Erap che li ha messi negli alloggi, o paga per loro - aveva sbottato la nonnina - oppure li mandi via”. “Per le informazioni di dettaglio devo fare delle verifiche in ufficio perché oggi non sono in sede - ha specificato subito Vitaletti, che ci ha gentilmente risposto, raggiunto al telefono mentre era in viaggio -. Posso dirle però che il pagamento delle utenze non compete ad Erap Marche. Noi diamo in affitto alloggi a canoni fortemente agevolati, ma è il soggetto che deve provvedere al pagamento delle utenze. Per cui in questo caso non è l’Ente ad essere moroso. E probabilmente Erap ha già anticipato delle quote”. Pochi giorni fa, infatti, l’Ente ha versato sul conto del condominio “Marche 6,8,10” circa 2mila euro, come anticipo delle quote degli inquilini morosi, che però sono una decina di persone con in media 3mila euro di debito a testa. “Le utenze di luce, acqua e gas sono spese dirette dell’inquilino - sottolinea Vitaletti - ed eventuali agevolazioni su quello che serve ad una famiglia in stato di indigenza per condurre una vita ordinaria, fanno capo ad altre istituzioni: l’amministrazione comunale con servizi sociali”. Negli anni passati però Erap ha sempre anticipato cifre importanti per i suoi insolventi assegnatari di via Marche, due anni fa ben 18mila euro. Questi soldi sono stati recuperati dall'Ente o sono andati persi? “Ovviamente quando anticipiamo risorse che non sono dovute da Erap avviamo sempre anche le procedure ordinarie per il recupero, che sono: la richiesta immediata, la diffida e l’azione legale. E’ stato fatto e viene fatto anche oggi ordinariamente”. Come si è arrivati a questi 30mila euro di buco? “Evidentemente le somme anticipate da Erap sono solo una parte di quelle non pagate dai condomini. Purtroppo, come tutti ben sanno, in questo momento la questione è molto più esplosiva rispetto agli anni precedenti, perché il costo energia elettrica e gas è più che raddoppiato. Se in passato con alcune anticipazioni Erap riusciva ad evitare gli stacchi, in questo momento ci troviamo ovviamente in difficoltà anche noi perché non ci sono solo pochi condomini con situazioni problematiche da gestire…. oggi sono tantissimi. E chiaramente Erap non può coprire le eventuali morosità su tutte le migliaia di utenze che fanno capo all’Ente. Ma ci stiamo attivando unitamente al Comune di Fano per mettere in campo qualche azione. Lo sforzo però lo devono fare gli inquilini”.