Fano, il ristorante galleggiante Scimitar al porto chiude

Ma sopra c'è un vincolo del ministero perché è ritenuta una barca storica

Lo Scimitar, il ristorante galleggiante del porto, chiude e se ne va

Lo Scimitar, il ristorante galleggiante del porto, chiude e se ne va

Fano  5 dicembre  2022 -  Più  che una imbarcazione all'ancora,  era ormai uno  scoglio  ancorato  ad una banchina, lo  'Scimitar'. Fra l'altro  chiuso   da ormai   tre anni,  anche per il  blocco  del  Covid,  come ristorante  galleggiante, costola  della Coomarpesca  e quindi   legato  alla catena di  ristoranti  che portano il  marchio "Pesce Azzurro". Era arrivato  sotto uno  dei  quartieri più  belli  e tipici  della città ed in  mezzo  a tante attività  a partire dal   bar del  Porto, il primo  simbolo  de "La moretta", il   caffè  corretto  tipico  dei  pescastori.  Ma spostare  quello  scoglio, ormai  diventato una specie di  catafalco in  disuso,  è   una cosa  un poi'   più  complessa di   quello  che potrebbe apparire  al  di  là  della  protesta dei  commercianti  e dei  residenti. Questo  perché quella imbarcazione  viene ritenuta dal  ministero una barca storica. Si  tratta di una motovedette d'addestramento della marina reale  inglese  "per cui ci hanno imposto - racconta Marco  Pezzolesi che guida tutta la catena del Pesce azzurro - di non toccarla e quindi la spostiamo da davanti le abitazioni ma adesso   dobbiamo  capire dove metterla. La spostiamo  anche perché ha subito dei danneggiamenti con il tempo". 

Partito come ristorante galleggiante, dopo un primo impatto legato  alla curiosità, lo  Scimitar  ha perso  nel  tempo la sua attrattività per cui  stava diventando un problema anche per la stessa Coomarpesca  che aveva  negli ultimi mesi tentato   anche di  venderlo  ad una società   siciliana. Ora è  stata decisa la rimozione  per cui   mercoledì   lo  Scimitar verrà   portato   via dal  molo   e  verrà  "parcheggiato" a terra in  qualche  rea portuale  in  attesa di  capire se sarà  possibile demolirlo  oppure  resterà   come un  cimelio   in  qualche angolo  dello  scalo  cittadino. Comunque la decisione di  portarlo  via  dal  molo, da davanti  ai  bar,  i  ristoranti e le abitazioni  dei  residenti ha  fatto   venire il  buonumore  un po'  a tutti quelli  che gravitano in  questo  angolo  tra i più  belli  e caratteristici  della città. Un  sentimento  tanto    diffuso  e trasversale  che ha portato  anche un  esponente della Lega, Ilari, a sollecitare la sua rimozione, nei  giorni  scorsi.  Un problema  relativo  per  Marco  Pezzolesi alle prese in  questi  giorni  con   gravi  vicende familiari , la morte della mamma. ed a cui vanno le condoglianze  del  Carlino.