Mareggiata Fano, la prima stima dei danni. "Almeno 300 mila euro"

I dati dei bagnini negli stabilimenti da Gimarra a Ponte Sasso. Il Comune chiede lo stato di calamità in Regione

La spiaggia di Animalido all’Arzilla

La spiaggia di Animalido all’Arzilla

Fano, 19 novembre 2019 - Il mare erode la costa e le concessioni subiscono danni per circa 300mila euro. E’ questa la prima stima effettuata dai bagnini fanesi, da Gimarra a Ponte Sasso, a conclusione di una settimana difficile (video), «dove venti e alta marea – fa presente il presidente di Confartigianato Fano Mauro Mandolini – si sono mangiati la spiaggia (foto - videoe hanno distrutto strutture sportive e danneggiato impianti». «E’ una stima approssimativa – chiarisce il responsabile della Confartigianato Fano, Andrea Giuliani –: quello che è emerso da un primo calcolo dei danni subiti».

Baia Metauro

Il Comune, che ha già annunciato l’intenzione di «attivare la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità» comunica che tra le urgenze c’è l’intervento alla foce dell’Arzilla «per rimuovere tronchi e ghiaia – spiega il vicesindaco Cristian Fanesi che ha trascorso il pomeriggio e la serata di domenica a effettuare sopralluoghi su tutto il lungomare – e assicurare il regolare deflusso dell’acqua». Nessuna criticità è stata, invece, rilevata alla foce del Metauro. Sarà inoltre necessario intervenire per la sistemazione delle sedute della passeggiata del Lisippo, anche loro danneggiate dalla forza delle onde, mentre sono già stati segnalati a Rfi i punti (a Gimarra e a Metaurilia) dove il mare è arrivato a lambire i binari della ferrovia. image

«L’amministrazione e i volontari della Protezione civile Club Mattei, nelle giornate di sabato e domenica – fa sapere Fanesi – sono stati impegnati nel monitoraggio continuo dei principali corsi d’acqua e della zona mare: la situazione sin dalla mattinata di domenica è apparsa preoccupante per le condizioni del mare, ingrossato da una marea molto alta e da onde di circa due metri d’altezza che hanno causato le forti mareggiate che hanno flagellato il nostro litorale da nord a sud». Ieri mattina nuovo sopralluogo del sindaco Massimo Seri accompagnato dall’assessore al Turismo Etienn Lucarelli.  

Mentre continua la conta dei danni, i concessionari di spiaggia spingono perché sia convocato al più presto un tavolo tecnico, con Comune e Regione, per affrontare il tema delle scogliere: «Se a Sassonia devono ancora essere realizzate, a Gimarra, Arzilla, Metaurilia e Ponte Sasso vanno ricaricate urgentemente». «Ci sono stabilimenti – sottolinea Mandolini – come Prima Secca a Torrette e Islamorada a Ponte Sasso con gli stabilimenti sospesi sull’acqua». Colpite pesantemente entrambe le spiagge dei cani: Islamorada a sud e Animalido a nord. Ricorda Mandolini che per rafforzare le scogliere di Ponte Sasso «ci sono 200mila euro pronti, manca solo la progettazione: devono correre. Serve accelerare anche per Metaurilia con i suoi 4 milioni già finanziati».  

Poi c’è il tema dei ripascimenti: «Nel mio stabilimento – fa notare Giovanni Dallago di Animalido – ce n’è un gran bisogno perché la spiaggia si è abbassato di un metro». Identica richiesta arriva da Sassonia dove «abbiamo già speso – ricorda Matteo Renzi di Bagni Carlo – migliaia di euro per creare, con le ruspe, le dune di ghiaia a difesa delle nostre spiagge». «La Regione – insiste Giuliani – deve autorizzare altre forme di protezione degli arenili: dai sacchi di sabbia ai piccoli blocchi di cemento. In attesa delle scogliere vanno difese le strutture esistenti, per non compromettere la stagione estiva. E il Comune deve mettere a bilancio le manutenzioni annuali delle scogliere perché il mare ha abbassato anche quelle appena realizzate».