Simbolo Psi, il Partito Socialista conferma il garofano

Festa nazionale, resi noti a Fano i risultati del referendum

Fano, la festa nazionale del Psi (Foto Marchetti)

Fano, la festa nazionale del Psi (Foto Marchetti)

Fano (Pesaro e Urbino), 16 settembre 2019 - Hanno votato in 10mila alla consultazione on line lanciata dal Psi, nel mese di agosto, per raccogliere le indicazioni di elettori e simpatizzanti sulla veste grafica del simbolo del partito. Ieri mattina, a conclusione della Festa nazionale dei Socialisti che si è svolta a Marina dei Cesari, da venerdì a domenica, sono stati resi noti i risultati.

I 10mila votanti, che potevano scegliere tra quattro opzioni, si sono espressi, con il 50,3% dei voti, a favore del simbolo con il garofano al centro. Si sono chiusi così i tre giorni della Festa dei Socialisti che ha portato a Fano numerosi ospiti tra cui il ministro della Salute Roberto Speranza: «Sono state affrontate questioni importanti – ha commentato il segretario nazionale Enzo Maraio – come la prossima legge di stabilità che deve dare una sferzata positiva agli investimenti a favore delle fasce più deboli del Paese: aumentare l’Iva sarebbe una scure sul Paese».

Maraio ha riconfermato il sostegno responsabile del Psi al governo Conte «ma saremo vigili, giorno per giorno, perché il programma riformista annunciato dall’esecutivo giallo rosso sia messo in atto». E proprio dell’alleanza del Pd e del centrosinistra con il Movimento 5 Stelle, nei territori, hanno parlato sabato pomeriggio i governatori dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e della Puglia Michele Emiliano.

All'incontro anche il sindaco Massimo Seri e il vice segretario nazionale del Psi Vincenzo Iacovissi. «Non credo alle alleanze a tavolino solo per battere la destra – ha commentato il presidente dell’Emilia Romagna dove si dovrebbe votare a novembre – se però i grillini vogliono sedersi a discutere e a scrivere il programma, noi siamo disponibili». Diversa la sfumatura di Emiliano: «In alcune regioni può essere conveniente per il Pd allearsi con i grillini, in altre come la nostra potrebbe essere meglio che ognuno vada per conto proprio, pur con un programma comune». Perfetta sintonia di vedute tra i due presidenti di Regione sul tema dei migranti.

«Dobbiamo salvare vite umane, ma – ha spiegato Bonaccini – non possiamo far arrivare nei comuni, come è accaduto quando era ministro Alfano, vagonate di migranti». Pesante il giudizio politico di Bonaccini ed Emiliano sull’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, altrettanto quello di Seri che lo ha definito «un ignorante». Il tema dell’Europa e della risposta europea al fenomeno migratorio è stato al centro di un altro confronto, sempre nella giornata di sabato, con la partecipazione, tra gli altri, della vice segretaria del Pse Marije Laffeber e di Bobo Craxi. «L’Europa deve puntare – ha detto quest’ultimo – su pace, sicurezza, stabilità e noi europei non dobbiamo mai dimenticarci che viviamo in una parte del mondo ad elevato sviluppo economico, dove sono garantiti i diritti e la parità delle donne. Serve una Costituzione europea da sottoporre all’approvazione dei cittadini della Ue».