"Seri umiliato dal Pd, si dimetta"

Polemiche dopo l'incontro a teatro con il presidente Ceriscioli

INSIEME Da sinistra Stefano Pollegioni, Antonio Baldelli, Andrea Montalbini e Roberta Castellini coi volantini per il ‘No all’ospedale unico’

INSIEME Da sinistra Stefano Pollegioni, Antonio Baldelli, Andrea Montalbini e Roberta Castellini coi volantini per il ‘No all’ospedale unico’

Fano, 15 giugno 2016 - «Il sindaco Seri si dimetta, sarebbe un atto di dignità politica e umana». L’invito arriva da Fratelli d’Italia-An, che da una parte critica il primo cittadino, dall’altra gli offre sostegno per una nuova candidatura qualora decidesse di interrompere la legislatura. Per gli esponenti del partito della Meloni «Seri nell’incontro di venerdì al Teatro della Fortuna sulla sanità è stato ignorato dal Pd, partito asserragliato nel teatro con la sua claque». «Il sindaco Seri – fanno notare Antonio Baldelli, Andrea Montalbini e Stefano Pollegioni – è stato costretto a mettersi in coda a tutti gli altri interventi. Con noi non sarebbe mai accaduto, anzi non è mai capitato. Venerdì sera, secondo le regole minime della correttezza istituzionale, Seri avrebbe dovuto avere il riconoscimento che spetta ad un sindaco: sarebbe stato così in qualunque altra città».

Secondo il segretario provinciale Baldelli «se Seri non si dimette vuole dire che è succube del sindaco di Pesaro Matteo Ricci e del sindaco ombra Renato Claudio Minardi». «Noi di Fratelli d’Italia – sottolineano i tre esponenti – avevamo già chiesto a Seri di dare un segnale concreto togliendo un esponente Pd dalla giunta e nominando un suo assessore, con delega alla Sanità». «Con forza – incalza Montalbini – Fratelli d’Italia dice di no all’ospedale unico e, come emerso nella manifestazione a Fosso Sejore, ribadiamo la richiesta di una migliore organizzazione delle strutture esistenti». Baldelli stigmatizza la partecipazione attiva dei medici a una «riunione di partito, come quella di venerdì sera». «Fino a qualche giorno fa – fa notare il segretario di FdI – era loro impedito di rilasciare dichiarazioni, poi improvvisamente le esternazioni in un incontro, non istituzionale, ma di partito». Conclude Pollegioni: «Ci stanno portando via l’ospedale di Fano e una volta scippato non tornerà più».

Sul rischio che la giunta Seri passi alla storia «per la chiusura dell’ospedale Santa Croce» richiamano l’attenzione i consiglieri di Progetto Fano (Marianna Magrini e Alberto Santorelli) e dell’Udc, Davide Delvecchio: «Non c’è alcuna strategia del sindaco Seri e della maggioranza di centro sinistra, ma una mera esecuzione degli ordini del sindaco di Pesaro Ricci e dell’ex sindaco di Pesaro Ceriscioli: chiusura dell’ospedale Santa Croce di Fano in favore di Muraglia e San Salvatore: già ad agosto 2015 avevano sottoscritto un accordo per questa soluzione». Per Possibile «la partita non può essere Fano contro Pesaro, gioco al quale si è prestato Seri. Le ultime elezioni ci dicono che il Pd ormai governa solo a Pesaro e Seri, che non è Pd, dovrebbe dialogare con tutti i territori non amministrati dal Pd». Intanto Possibile oggi sarà in Regione con i 5 Stelle, «nostro interlocutore politico privilegiato – afferma Luca Stefanelli – visto che Sinistra Unita continua ad andare a braccetto con il Pd» e con le liste che hanno partecipato alla raccolta delle 4mila firme contro l’azienda unica e a sostegno del referendum contro l’ospedale unico che si dovrebbe svolgere in contemporanea con quello costituzionale (ma in Comune è ancora tutto in forse).