Canzone per Salvo D'Acquisto

I cantanti fanesi Stefano Magnanelli e Davide Mattioli duettano in omaggio all'eroe carabiniere

Fano (Pesaro e Urbino), 24 settembre 2018 - Il 23 settembre 1943 moriva a Torre di Palidoro, Salvo D’Acquisto. E proprio nel giorno in cui ricorre il sacrificio del giovane carabiniere che diede la sua vita per salvare quella di 22 persone, esce su youtube il video del cantautore fanese Stefano Magnanelli che all’eroe napoletano ha dedicato Salvo, settimo brano del suo quarto album dal titolo Scatti e riscatti. Una canzone su quel giovane vicebrigadiere che, senza esitazioni decise che, per salvare le vite di tutti quei civili (tra loro anche dei ragazzini), avrebbe dovuto offrire in cambio la propria.

Un grande gesto che ancora oggi, a 75 anni di distanza, viene ricordato dall’Arma dei Carabinieri e celebrato in tutta Italia. E a più di un anno di distanza dalla realizzazione del video di Salvo è arrivato il beneplacito al filmato da parte del Comando generale dell’Arma. Un atteso quanto sospirato “via libera” a raccontare quel gesto eroico attraverso un bel video e una canzone da brividi scritta e interpretata da Stefano Magnanelli che nel brano duetta con Davide Mattioli, il cantante fanese (ex carabiniere), diventato una vera star nella Repubblica Ceca dopo aver servito l’Arma per sette anni.

Il video, nel quale l’attore Stefano Lizzul interpreta invece la parte di Salvo D’Acquisto, è stato girato tra Pesaro, Fano e Roma. Alcune delle riprese firmate da Federico Lucarini, sono state realizzate a Torre di Palidoro, luogo in cui è stato trucidato dai tedeschi Salvo D’Acquisto. Al termine del video Salvo, la video intervista ad Alessandro D’Acquisto, ultimo dei quattro fratelli dell’eroico militare che ha sposato da subito l’idea di Magnanelli.

Alessandro D’Acquisto, Alessandro Uguccioni, Stefano Magnanelli e Federico Lucarini
Alessandro D’Acquisto, Alessandro Uguccioni, Stefano Magnanelli e Federico Lucarini

Nella foto da sinistra: Alessandro D’Acquisto, Alessandro Uguccioni, Stefano Magnanelli e Federico Lucarini

Ricorre oggi l’anniversario del sacrificio di suo fratello Salvo. Cosa prova a distanza di tanti anni?

«Non finisco mai di stupirmi per quella che definisco un’azione non un gesto. E’ tutta la vita che me lo chiedono ed io tutte le volte faccio fatica a trovare le parole per descrivere il grande coraggio, il senso del dovere e sì, anche la fede e il grande amore che ha avuto verso gli altri. Al di là della retorica è stato per me un faro, un esempio al quale ispirare tutta la mia vita».

Ma lei non ha fatto il carabiniere come suo fratello…

«No, io ho lavorato per tanti anni in banca, ma sono sempre stato vicino all’Arma dei carabinieri e loro a me».

Come ci si sente ad essere il fratello di un eroe?

«Mi creda, all’inizio è stato pesante. Tutti a chiederti sempre la stessa cosa e a cercare dietro al tuo volto quello di mio fratello. Poi da quando è iniziato il processo per la sua beatificazione, tutto è cambiato. Saperlo tra i santi alla destra dell’Altissimo, è stata una sorta di liberazione ma anche fonte di grande ispirazione».

Che ricordo ha di Salvo?

«Ero piccolo quando è stato fucilato avevo 7 anni e purtroppo ho solo dei flash. Ricordo il suo sorriso, o ad esempio quando è tornato dall’Africa con quella sua divisa strana. Mi chiedevo come mai avesse i pantaloni corti…».

E gli altri suoi fratelli?

«Sono rimasto solo io».

Come hanno vissuto quella tragedia i suoi genitori?

«Con un dolore lacerante ma silenzioso, sempre con grande dignità. Hanno dedicato tutta la loro vita al ricordo di Salvo. Ed ora quel testimone è passato a me e spero che la salute mi assista ancora per far sì che non si perda la memoria, soprattutto oggi che vedo rigurgiti del passato. E’ come se la storia non ci avesse insegnato nulla».

Libri, film, documentari ed ora anche una canzone su suo fratello.

«Sì una bella cosa, e sono curioso di ascoltare quel che ha realizzato l’amico Stefano Magnanelli».

E’ vero che ha dei ricordi di Pesaro?

«Certo, molti anni fa accorsi al capezzale di frate Salvatore Nitta, colui che si adoperò in ogni modo per portare i resti di mio fratello nella Basilica di santa Chiara a Napoli. Gli fui sempre riconoscente».

E’ ancora attuale la figura di Salvo D’Acquisto?

«Straordinariamente. Ci sarebbe bisogno di uomini come lui, con lo stesso coraggio, la stessa fede, il senso del dovere, lo stesso altruismo. Credo che sarebbe un mondo migliore».

Il video Salvo è visibile da oggi sul canale youtube: stefano barman magnanelli e anche in questa pagina.