Fano e Ravenna, gara a non subire gol

Sabato si affrontano due delle difese più perforate del girone, per i granata le incognite si chiamano Nocciolini e Giovinco

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Dopo il Rimini anche il Gozzano ha annunciato il ricorso al Tar del Lazio contro la retrocessione d’ufficio decretata dal Consiglio federale della Figc. Non ha di questi problemi il Fano che può demandare al campo le probabilità di restare in Serie C anche nella prossima stagione. L’ultimo ostacolo si chiama Ravenna che i granata dovranno affrontare nei playout da dentro o fuori in due gare di andata e ritorno. Il regolamento prevede che a parità di punteggio al termine delle due gare varrà la differenza reti per designare la squadra che dovrà retrocedere e in caso di ulteriore parità sarà il Fano a retrocedere in Serie D in quanto il Ravenna vanta una migliore posizione in classifica. Certo è che il cammino delle due formazioni che sono arrivate a doversi affrontare in un playout dai toni drammatici è stato piuttosto singolare. I romagnoli sono stati sempre fuori dalla zona dei playout (ad eccezione della 23a e 24a giornata), finendoci invece dentro proprio sabato 22 febbraio nell’ultimo atto del campionato prima dello scoppia della pandemia da Covid-19 per via del ko di misura a Trieste (1-0) e del pareggio esterno della Vis Pesaro a Fermo (1-1). Il punto strappato dai pesaresi ha condannato così il Ravenna a quel 16° posto che è il primo nella griglia dei playout. Discorso inverno per l’Alma che per tutto il campionato ha navigato nelle ultime posizioni della classifica fino a raggiungere l’ultimo posto sia nel periodo dello 8 sconfitte consecutive della gestione Fontana, sia alla vigilia dello scontro diretto con l’Imolese la cui bella vittoria (2-0) è servita in extremis ad agguantare il Rimini a pari punti, lasciando poi ai romagnoli il posto che è costato la retrocessione diretta. Ora i granata hanno la grande occasione per riscattarsi e per riscattare una stagione dove ci sono state più ombre che luci, dimostrando di meritare la terza serie che per la città di Fano è davvero un vanto. Guardando la classifica verrebbe da dire che il Ravenna dall’alto dei suoi 27 punti rispetto ai 21 conquistati dal Fano sembra essere sulla carta favorita, ma leggendo più attentamente tra le righe, si nota come entrambe le squadre abbiamo quasi lo stesso numero di reti subite (42 l’Alma, 41 il Ravenna) che le collocano tra le peggiori retroguardie del girone insieme a Rimini e Cesena. E siccome si sa quanto un "golletto" sia estremamente importante per non dire decisivo in sfida come queste, mister Alessandrini può consolarsi nel sapere che la difesa del Ravenna non è insormontabile, ma tutt’altro per le armi di Barbuti, Baldini, Parlati e compagni. Certo è che dall’altra parte bisognerà stare attenti ai calci piazzati di Giovinco (6 reti), all’opportunismo di Nocciolini (8 gol) oltre alla scaltrezza di Mokulu (2 reti) per avere ragione di una squadra più esperta come dimostra anche l’età media superiore a quella della società granata.

b.t.