Fano, emergenza campi: una corsa contro il tempo

L’avvocato Orciani: "I tempi nostri non sono quelli del Comune, ma proviamoci"

Le iscrizioni al prossimo campionato di Serie D dovranno essere fatte dall’8 al 15 luglio prossimo. La tassa d’iscrizione è di 16.500 euro, alla quale bisogna aggiungere una fideiussione di 31mila euro. C’è dunque ancora un mese di tempo a disposizione del presidente Mario Russo (foto) per iscrivere la squadra e trovare eventualmente chi lo aiuti in questa sua seconda avventura al Fano. È invece corsa contro il tempo per quanto riguarda la richiesta che l’imprenditore casertano ha fatto all’Amministrazione comunale circa la costruzione di un campo in sintetico. Nei giorni scorsi emissari della società granata si sono incontrati con il sindaco Seri e il vice Fanesi. "Abbiamo incontrato l’Amministrazione comunale – ha detto l’avvocato Giovanni Orciani a nome della società di via Toscanini – per far presente le nostre priorità, per l’Alma in particolare ma per il calcio fanese in generale, ovvero la disponibilità di un centro sportivo dotato di almeno un campo in sintetico ove poter far allenare prima squadra e i ragazzi del vivaio con continuità anche in inverno. La struttura idonea sarebbe quella dove attualmente sorge il campo dei militari, perché si potrebbero ricavare due campi". È questa la necessità più urgente manifestata dal presidente Russo, anche rispetto ad una nuova ristrutturazione dello stadio "Mancini" che ha ancora una parte del settore Gradinata inagibile, spogliatoi vecchi di oltre mezzo secolo e una sede sociale sistemata in baracche e container. Sono i campi in sintetico quello di cui ha bisogno con una certa urgenza il Fano, possibilmente prima dell’inizio della prossima stagione agonistica che partirà il 4 settembre prossimo. Ci si riuscirà? "L’Amministrazione comunale si è resa disponibile a valutare la cosa e come poter concretamente intervenire. Il problema vero – ha detto ancora l’avvocato Orciani – ammesso che si trovi accordo sul modus operandi, sarà far conciliare i tempi di realizzazione, perché per noi sono molto stringenti; di fatto abbiamo bisogno per domani, mentre la macchina comunale è decisamente più laboriosa". Gli stessi tifosi si aspettano il completamento della ristrutturazione del "Mancini" che appare impianto sportivo "superato" e vetusto rispetto a stadi più moderni e funzionali di cui sono dotate ormai anche le piccole realtà territoriali che si incontrano nel Girone F della Serie D. C’è, insomma, il fondato rischio di deludere ancora una volta le aspettative dell’imprenditore casertano che a Fano mette soldi, tempo e passione.

s.c.