Fano, tre settimane per rimettersi in forze

Il programma del preparatore atletico Giovannelli per la salvezza: "Fondamentale il recupero psicologico". La squadra è già in ritiro

Migration

In attesa del primo risultato dei test che darebbe la possibilità di iniziare gli allenamenti collettivi al "Mancini", i granata di mister Alessandrini, rientrati in sede, si sono acquartierati al Prelato, nella casa soggiorno messa gentilmente a disposizione dalla Curia. Mentre si attendono le decisioni del Consiglio federale della Figc di lunedì prossimo che dovrà decidere se far disputare i playoff e i playout e con che format l’ultima ipotesi messa in campo per i playout riguarderebbe un doppio spareggio fra le ultime quattro tra cui i Fano – in questi primi giorni il grosso del lavoro lo stanno svolgendo il medico sociale dottor Augusto Sanchioni e il preparatore atletico Marco Giovannelli. Il primo è alle prese con il protocollo sanitario che prevede test ogni 3-4 giorni a tutto il personale – e non solo ai giocatori, dunque, – impegnato nella gestione della ripresa oltre che alle procedure di sanificazione, mentre il secondo dovrà cercare preparare atleticamente la squadra in modo che si trovi pronta quando ci saranno le sfide per rimanere in Serie C. Dopo oltre tre mesi di pausa, il primo approccio per i giocatori è psicologico. "L’aspetto mentale – dice il professor Giovannelli – è prioritario perché la motivazione conta più di ogni altra cosa. Sono convinto che, grazie all’input del mister, dello staff e della società, riusciremo a fare del nostro meglio per arrivare all’obiettivo massimo". I tempi, però, sono ristretti e si vanno riducendo sempre più anche a causa del protocollo sanitario. Se si vuole rispettare la scadenza del 30 giugno, restano 3 settimane di lavoro. "Se ci troviamo ad una quantità di lavoro più ridotta, – dice Giovannelli – bisognerà valutare i calciatori dal punto di vista fisico sia per quanto riguarda i parametri di forza che di resistenza. Da lì si imposterà il lavoro in funzione dei parametri suddetti ottenuti in questi test dopo tre mesi di lontananza dal campo. Se l’intensità è buona e si può spingere di più, l’obiettivo è di fare un lavoro di qualità per cercare di arrivare nelle migliori condizioni possibili alle due partite. Raggiungere il top della forma in poco tempo non è facile, ecco perchè contano la motivazione e l’aspetto mentale. Ma sono certo che con l’ottimo lavoro di team faremo e daremo il massimo in entrambe le gare". Le incombenze del protocollo non preoccupano più di tanto il preparatore atletico dell’Alma: "No, non mi preoccupano perché abbiamo un’ottima organizzazione: grazie all’ausilio del dottor Sanchioni e dello staff medico, la società sta allestendo ogni singolo dettaglio previsto dal protocollo". Sull’orario delle gare di spareggio Giovannelli dà la sua preferenza: "Se è molto caldo, è preferibile giocare nelle fasce orarie serali. Il pomeriggio lo escluderei a priori, in quanto creerebbe non poche difficoltà a livello fisico".

b.t.