Gucci toglie il sorriso al Fano. E’ nella storia

Il derby n. 102 finisce pari, la Vis tiene a distanza i granata e l’attaccante diventa il primo ad aver segnato su entrambe le sponde

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Due gol limpidi dentro una partita sporca. Pesa di più quello di Niccolò Gucci, che tiene la Vis fuori dalla mischia e spinge l’Alma verso i playout. Il bomber toscano stacca in modo perentorio dentro l’area e iscrive un record personale nella storia quasi centenaria del derby: in 75 sfide di campionato tra le cugine, è il primo ad aver segnato su entrambe le sponde. Non esulta, per rispetto alla squadra che ha dato slancio alla sua carriera. Esulta, eccome, Vincenzo Ferrara alla mezzora, ma è una gioia che dura lo spazio di una dozzina di minuti. La Vis si rimette in carreggiata prima del riposo e non molla più l’osso.

Pareggio credibile. Cugine quasi pari nelle conclusioni (poche) anche se i granata ci hanno provato di più nella ripresa; pari negli infortuni (D’Eramo e Marino, e non sembrano di poco conto) e nei falli commessi (una quarantina, davvero troppi). D’Ascanio ha esaurito presto una bomboletta spray e a un certo punto ha anche provato a lasciar correre, salvo rapido ripensamento, a fronte di scontri troppo pesanti. D’Eramo ci ha rimesso una caviglia (dopo essersi anche preso un colpo in bocca), Marino un ginocchio. Per lui appena due minuti in campo e distorsione al primo pallone toccato. In un simile contesto Di Donato non ha rischiato Di Paola, la Vis è scaduta di qualità nel mezzo ma ha ovviato con dinamismo e aggressività, a prezzo di una raffica di gialli (Brignani e Ferrani vanno in diffida). Ad Amaolo non è stata concessa la libertà dell’andata e l’Alma ne ha sofferto. L’unica volta che il play granata ha potuto azionare una rapida ripartenza è sortito il gol, con Carpani abile a pescare sul profondo Ferrara e la difesa vissina non coordinata nei movimenti (Ferrani incerto nella chiusura, Di Sabatino statico a vanificare il fuorigioco), cosicché l’attaccante (4° centro per lui) ha potuto puntare Bertinato e trafiggerlo in uscita.

Il pari vissino è venuto da un pallone spiovuto sulla corsa di D’Eramo, il cui cross teso a centro area è stato un invito a nozze

per la testolina di Gucci. Particolare non da poco: l’attaccante aveva reclamato un fallo sulla trequarti, quando ha intuito losviluppo si è fiondato in area ed è stato il modo migliore per togliere riferimenti alla retroguardia granata. Altri tiri in porta? Uno a testa, con Ejjaki a scaldare i guantoni di Viscovo e Paolini ad inquadrare bene lo specchio trovando però uno stinco avverso. Della ripresa si segnalano due punizioni non memorabili di Cargnelutti e una chance al 90’ per Barbuti, arrivato a impattare sottomisura un traversone di Cargnelutti e contrato in extremis da Di Sabatino.

Il Fano di Tacchinardi? Uguale a quello di Destro, per ora. Non potendo rivoluzionarlo, il nuovo tecnico ha scelto di non toccarlo in nulla. Rinunciando di fatto anche alle sostituzioni in corsa (solo una, nel finale), invocate dalla tribuna. La cosa più difficile adesso sarà cambiare la classifica.