Il Fano ha pronto l’allenatore per la serie C: Pochesci

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In casa granata si studiano tutte le possibili strategie per cercare di restare aggrappati a quella serie C che è sfuggita all’ultimo incontro dei playout in quel di Imola. Il presidente Offidani con il suo staff e con i consulenti all’uopo ingaggiati stanno studiando i regolamenti per cercare di capire se ci sono ancora possibilità di rientrare in Serie C dalla finestra dopo essere usciti dalla porta al termine di un campionato con più ombre che luci. E che in società non siano affatto rassegnati di perdere la terza serie lo dimostrerebbe una voce rimbalzata dall’Emilia che vedrebbe il tecnico Sandro Pochesci sulla panchina dell’Alma se questa dovesse, appunto, rimanere in Serie C. Pochesci è stato nell’ultimo campionato il tecnico che alla fine ha portato il Carpi alla salvezza. Esonerato il 21 gennaio scorso, il 57enne tecnico romano era di nuovo ritornato sulla panchina della società emiliana dopo che Luciano Foschi, il suo sostituto, si era dimesso alla luce dei risultati negativi ottenuti: 3 punti in 6 gare, 4 gol fatti e 20 subiti, tra i quali quell’incredibile 4-0 rimediato al "Mancini" da Carpani e compagni. Con Pochesci potrebbero arrivare anche quegli aiuti esterni, sottoforma di sponsor e collaborazioni che sarebbe assai utili al presidente Offidani per alleviare il peso economico che oggi come oggi ricade esclusivamente sulle sue spalle. Si tratta di una ipotesi al momento molto remota, ma il fatto di voler presentare domanda di iscrizione alla serie D entro domani, presupposto per la successiva domanda di ripescaggio, dimostra che il Fano vuole giocarsi tutte le sue carte. Il 5 luglio è anche il termine ultimo per le 9 squadre neopromosse in C di presentare la domanda. Anche qui potrebbero esserci delle sorprese, con il Gozzano che ha già annunciato di rinunciare addirittura a presentare la domanda e il Campobasso che potrebbe avere difficoltà a presentarla. Poi giovedì 8 luglio la Covisoc emetterà la prima sentenza sulla regolarità delle iscrizioni delle 51 società di C aventi diritto. Fuori la Casertana, per non aver presentato la fideiussione, altre società potrebbero finire sotto la tagliola dell’organo di controllo federale: il Catania, ad esempio, che ha un bilancio pesante, ma anche la Paganese è in uno stato di criticità. Il Fano, a questo punto spera, che siano diverse le società bocciate i cui posti dovrebbero poi essere ricoperti attraverso i ripescaggi con il Fano che pur essendo inserito nella graduatoria non sarebbe ripescato in quanto ha usufruito della stessa modalità negli ultimi cinque anni. Ma se le squadre in graduatoria (Arezzo, Pistoiese, Ravenna, Lucchese, Bisceglie tanto per fare qualche nome), non fossero sufficienti a coprire tutti i posti lasciati liberi dalla squadre bocciate che succede? Forse, a quel punto, il Fano che ha presentato regolare domanda potrebbe rientrare, non dalla finestra, ma dall’abbaino.

s.c.