L’Alma c’è: Barbuti mette il freno al Padova

Dopo Perugia, il Fano si dimostra all’altezza di un’altra big. Va sotto nel suo momento migliore, poi trova il pari dagli undici metri

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Alma Fano

1

Padova

1

ALMA JUVE (4-3-1-2): Meli; Cargnelutti, Di Sabatino, Bruno, De Vito (35’ st Monti); Said (13’ st Baldini), Amadio, Parlati (43’ st Diop); Marino (13’ st Scimia); Barbuti, Ferrara (35’ st Paolini). A disp. Viscovo, Zigrossi, Sarli, Martella, Rillo, Santarelli, Longo. All. Allesandrini.

PADOVA (4-3-2-1): Vannucchi; Pelagatti, Andelkovic, Kresic (1’ Baraye), Gasbarro; Germano (44’ st Buglio), Hallfredsson, Della Latta; Jelenic (28’ st Hraiech), Ronaldo (41’ st Bifulco); Jefferson (28’ st Soleri). A disp. Merelli, Mandorlini, Santini, Biancon, Vasic, Nicastro. All. Mandorlini.

Arbitro: Marco Ricci di Firenze, assistenti Caso di Nocera I. e Montagnani di Salerno. Quarto ufficiale Cannata di Faenza. Rete: 38’ pt Della Latta, 24’ st Barbuti (rig).

Note: pomeriggio di sole e nuvole, terreno buono. A porte chiuse. Ammoniti: Kresic, Marino, Scimia, Germano, Parlati, De Vito, Barbuti. Angoli 3-1, recuperi 0 + 5’.

Dopo il Perugia, l’Alma tiene testa anche alla corazzata Padova, altra pretendente al trono del girone, imponendogli un pareggio che, forse, va più stretto ai granata che agli ospiti. È vero che di Vannucchi, portiere biancoscudato, non si ricorda una parata degna di nota, ma in fatto di qualità e quantità di gioco, il Fano non ha affatto sfigurato contro i più blasonati avversari. E la salomonica divisione della posta, con reciproche recriminazioni, è sancita da un 1-1 dove i gol vengono segnati proprio quando le due squadre subiscono la superiorità dell’avversario. Il Fano impone il proprio ritmo nel primo tempo, con una circolazione della palla assai efficace – bravi Marino, Parlati e Amadio, – che però spesso finisce nell’imbuto centrale della difesa patavina e quando poteva raccogliere i frutti del seminato subisce il gol dei veneti. Il Padova si presenta nella ripresa deciso a legittimare il vantaggio e nel momento in cui cresce in aggressività e pressing alto, per 45 minuti eseguiti blandamente, si ritrova agganciato da un Fano, seppure su rigore, bravo a restare in partita e a non demoralizzarsi. Si parte con Carpani assente per problemi famigliari e Valentini che si infortuna nel riscaldamento (sostituito da Kresic). Fano subito aggressivo come suo solito. Al 20’ Parlati si libera bene e da buona posizione conclude però altissimo. Al 22’ replica del Padova: punizione di Ronaldo e Jefferson da due metri di testa devia appena sopra la traversa. Al 30’ ancora Parlati prova lo slalom centrale ma il suo tiro è strozzato, al 31’ ci prova Ferrara, alto.

Ospiti pericolosi al 33’ con Jefferson lesto su una palla vagante, ma la girata in area è da dimenticare. A sorpresa arriva il gol del Padova al 37’: punizione "tagliata" di Ronaldo in area dove svetta la testa di Della Latta che anticipa tutti e batte Meli a fil di palo. Replica del Fano al 42’: il traversone di Parlati è spizzicato di testa da Barbuti ma la palla finisce fuori di poco. Nella ripresa sale il Padova, al 21’ punizione di Ronaldo parata a terra da Meli, ma il Fano non demorde e trova il pari. Al 23’ Scimia cerca di recuperare un pallone respinto dalla difesa su angolo di Baldini, ma su di lui irrompe Germano che lo stende. Per l’arbitro è rigore che Barbuti trasforma con palla sotto la traversa. Finale degli ospiti con Soleri che sbaglia di testa da due passi (37’) e che poi invoca il rigore al 45’, mentre la girata di testa di Gasbarro al 48’ è bloccata da Meli.

Silvano Clappis