Lampo Vigilar, poi però la luce si spegne

I fanesi portano a casa il primo set contro il Monge-Gerbaduo, ma nel secondo gli ospiti mettono la freccia: biancorossi in caduta libera

Migration

VIGILAR

1

MONGE-GERBAUDO

3

VIGILAR : Zonta, Nasari, Ferraro, Stabrawa, Gozzo, Bartolucci, Cesarini (L1), Chiapello, Galdenzi, Roberti ne, Carburi ne, Bernardi ne, Gori ne, Sorcinelli (L2). All. Pascucci, vice Roscini.

MONGE-GERBAUDO SAVIGLIANO: Bossolasco, Dutto, Vittone, Galaverna, Gonella, Ghibaudo, Gallo (L1), Rabbia (L2), Garelli, Bosio, Cravero, Ghio, Bergesio, Testa. All. Bonifetto, vice Brignone.

Parziali: 25-20, 21-25, 22-25, 21-25.

Arbitri: Polenta e Laghi

Illude la Vigilar che nel primo set con un super Stabrawa mette sotto il Savigliano. Ma l’incubo comincia dal secondo parziale in poi. Sul 10-4 per la Virtus, si spengono le luci e gli ospiti spingono e mettono la freccia. A quota 14-17 inizia la caduta libera dei biancorossi. L’ultimo ad alzare bandiera bianca è Nasari. I padroni di casa buttano alle ortiche la seconda frazione di gioco. Il Monge-Gerbaudo impatta e si gonfia. Nel terzo periodo si mette subito male per i locali. L’opposto polacco gioca a strappi. Ma è tutto il gruppo a fare harakiri. La forbice si apre sempre di più. Sul 6-10 è l’inizio della fine. Non c’è mai in questo set la sensazione che il team del presidente Iannelli possa farcela anche quando il numero sette mancino sfiora il pareggio (21-22). Nel quarto tempo punto a punto fino all’11-11. Poi come nelle precedenti contese Fano sbaglia quando conta come sul 18-20 che avrebbe potuto riaprire la sfida. Una giornata storta a muro e una domenica opaca per il reparto centrali. Coach Pascucci prova anche a cambiare le carte in tavola, aggrappandosi alla panchina. Ma gli avversari sporcano tutto a muro, difendono meglio e soprattutto non cedono nelle fasi più concitate. Peccato perché questo match poteva, se fosse stato vinto, essere quello del cambio di marcia.

Mercoledì 8 si torna in campo. I fanesi vanno a fare visita al Bologna (ore 19). Poi di nuovo al Palas Allende domenica 12 quando arriva alle 16 Brugherio. Insomma c’è da pedalare. Pietro Galdenzi subentrato a Mario Ferraro a fine terzo set commenta così lo stop: "Siamo partiti con la giusta mentalità, poi abbiamo iniziato a commettere errori su errori. Quando sei sotto è dura riprendere l’incontro. Abbiamo abbassato la testa. C’è rammarico. In battuta abbiamo fatto un passo indietro. Sapevamo che loro erano insidiosi sul primo tempo. Non li abbiamo arginati. Ora concentriamoci sulla trasferta contro Geetit".

Beatrice Terenzi