Manuelli: "Fano, ricomincia dalla D e programmando"

Il tecnico fanese realista: "Giovani e organizzazione sono le condizioni per ripartire". Flebili possibilità di ripescaggio e riammissione

La "querelle" Casertana tiene con il fiato sospeso mezza penisola calcistica. La Lega Pro riaccenderà i motori il prossimo 29 agosto, ma molto probabilmente non vedrà ai nastri di partenza la società campana del Presidente D’Agostino. L’iscrizione arrivata nei tempi dovuti, mancante della fideiussione, varrà zero e all’esame, previsto entro l’8 luglio, la Covisoc non concederà sconti, decretando l’ esclusione e la conseguente ripartenza del club campano dalla serie D. Lo stesso destino incontrato, stavolta sul campo, dall’Alma Juventus Fano. Il Presidente Fattò Offidani, garantendo già da un po’ tutte le operazioni volte all’iscrizione dei granata, appunto, alla serie D, si è detto a non voler perdere di vista l’opportunità, che resta flebile, di risalire in C. Il buco che, verosimilmente, lascerà la Casertana, aprirebbe, però la strada del ripescaggio, chance che la società granata si è giocata felicemente già nel 2016 e che, regolamenti alla mano, potrebbe "riavere" solo a partire dal 2022. Senza contare l’esborso economico necessario per poter entrare di diritto in una graduatoria che, peraltro, non premierebbe così tanto i colori granata. Discorso diverso se si tornasse a parlare di riammissione, ipotesi simile ad un miraggio visto la "mossa" della Casertana, con l’Alma, però, a quel punto davanti a tutte. Il tempo stringe, sono giorni caldi anche sul fronte del rafforzamento societario, chiesto ed auspicato dall’ attuale proprietà, molte ombre e solo qualche luce circa l’ingresso, sotto varie vesti di qualche nuovo partner. Si è dato da fare e continua a farlo il sindaco Seri, ma tra le ipotesi, molti fattori non collimano come dovrebbero o si vorrebbe. Si va avanti così con lo scandaglio. Tra i tanti addetti ai lavori c’è chi si è già espresso, ma che se richiamato in causa non disdegna a tornate su un argomento sempre caldo nelle ultime estati fanesi. Omar Manuelli è uno che non si è mai tirato indietro, del resto. "Pur molto amara la condanna – dice il tecnico – secondo me andrebbe accettato ormai il verdetto del campo e ritengo sia più giusto, doveroso ed onesto ricominciare dalla serie D, provando finalmente a costruire un progetto che miri prima di tutto a valorizzare i nostri giovani e cercando, magari con un programma biennale o triennale che sia di risalire la china, però senza che sia necessario svenarsi. Programmazione, non mi stancherò, mai di dirlo,la parola d’ordine".

Simone Tallevi