Nuova luce al "Mancini": testate le torri faro

L’amministrazione sta facendo la sua parte per rendere possibile la domanda di ripescaggio in C del Fano

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L’Amministrazione comunale sta facendo la sua parte per rendere possibile la presentazione da parte del Fano della domanda di ripescaggio con la quale i granata sperano di rientrare in Serie C dalla porta di servizio. L’altra notte lo stadio "Mancini" si è improvvisamente illuminato in quanto sono stati eseguiti i test del nuovo impianto appena finito di installare nelle scorse settimane. L’intervento ha visto la sostituzione di tutte le quattro torri fari presenti nell’impianto sportivo con nuove strutture alte 36 metri, distribuite in prossimità dei quattro angoli del terreno di gioco.

Alla sommità di ciascuna torre è installata una piattaforma rettangolare che contiene 36 proiettori dedicati all’illuminazione del campo da gioco. L’intervento è stato seguito dalla ditta "Elettro Impianti Bertini", azienda specializzata nell’installazione e nella manutenzione di impianti elettrici civili ed industriali. "Stiamo collaudando in questi giorni il nuovo impianto - spiega il vicesindaco Cristian Fanesi - che garantirà prestazioni di illuminazione pari a 800 lux verticali sul terreno di gioco. In questo modo rendiamo il "Mancini" conforme ai limiti definiti dalla Lega Pro per il regolare svolgimento delle partite ufficiali della prossima Serie C".

Sistemata la documentazione impiantistica dell’infrastruttura, resta da sistemare la faccenda finanziaria con il nuovo proprietario in pectore Mario Alessandro Russo chiamato a mettere mano al portafoglio per garantire le fideiussioni e la tassa a fondo perduto in modo che domani, lunedì 19 luglio, giorno di scadenza, possa essere presentata la domanda corredata da tutti gli allegati. Dopodiché non resterà che attendere le decisioni del Consiglio federale e incrociare le dita sperando che da tutto il sommovimento tra squadre bocciate, riammesse, ripescate esca fuori anche il nome dell’Alma Juventus Fano. Non pare sulla carta un’impresa facile, però si è visto in questi ultimi giorno che le situazioni cambiano da un momento all’altro.

Fino a quando non si chiarirà definitivamente la categoria ogni altra scelta, dirigenziale e tecnica dovrebbe rimanere congelata, come pure l’annuncio del passaggio di proprietà da Offidani al gruppo di Russo. Mentre alcuni ex granata restano alla finestra in attesa di conoscere come andrà a finire, altri, quelli rientrati dai prestiti, hanno trovato una nuova sistemazione come Riccardo Cargnelutti trasferito dal Modena al Potenza.

s.c.