Volante verso il centenario

La Pergolese riparte dalla Prima categoria dopo la fusione con il Cantiano

Fervono i preparativi in casa della Pergolese in vista del prossimo campionato di Prima categoria. Il presidente Enrico Rossi racconta come è nata la fusione con il Cantiano: "Quando nel 2019 siamo partiti dalla Terza categoria avevamo come obiettivo laPrima, il minimo per il blasone che la Pergolese si è costruita nei 99 anni di storia e per i nostri giovani. L’anno scorso non ce l’abbiamo fatta, dunque parlando con l’amico Matteo Ramaioli, ex presidente del Cantiano, è maturata questa soluzione visto che a Cantiano avevano deciso di proseguire con l’Atletico Luceoli. Poi in poche settimane abbiamo fatto tutte le pratiche previste e con l’ingresso di Ramaioli in società abbiamo potenziato la compagine dirigenziale". Tanti i cambi nella rosa: "Siamo ripartiti da mister Guiducci che per la categoria è un lusso e da uno staff potenziato e di categoria superiore. Abbiamo confermato la maggior parte dei giovani provenienti dal settore giovanile più 4-5 elementi più esperti. Poi si è deciso di fare molti cambiamenti, alcuni per scelta nostra ed altri per decisione dei giocatori. Al loro posto abbiamo preso giocatori di spessore che a Pergola avevano lasciato una traccia importante come Savelli, Guerra e Carbonari e altri giovani di prospettiva su cui puntiamo molto. Abbiamo gettato le basi per aprire un nuovo ciclo".

C’è stata la partenza di Alessandro Cossa: "Voglio ringraziare Alessandro perché è un giocatore fantastico che ha fatto la storia del calcio pergolese e non solo, un ragazzo per il quale abbiamo la massima stima. Purtroppo a volte bisogna prendere decisioni impopolari e come società, insieme al tecnico, abbiamo deciso di ringiovanire la rosa per iniziare un nuovo percorso. Bobo sarà sicuramente uno dei protagonisti del centenario del calcio pergolese che si festeggerà nell’estate 2023". Chiari gli obiettivi: "Come tutte le neopromosse il primo obiettivo è fare i 36 punti che dovrebbero garantire la permanenza in categoria. Se verrà qualcosa in più sarà tutto di guadagnato. Avendo una rosa di 26 giocatori con età media di 23 anni è necessario puntare sulla crescita dei singoli e del gruppo per poi fissare l’anno prossimo obiettivi più ambiziosi. Sarò chiaro: punto ad una risposta importante della piazza. Ora non ci sono più alibi, c’è una categoria adeguata e soprattutto ci sono in rosa 16 pergolesi su 26. Se vogliamo una crescita del calcio pergolese c’è bisogno di fare sentire a questi ragazzi la vicinanza della gente. Purtroppo i tempi gloriosi della serie D sono lontani e adesso c’è da costruire una nuova storia. Non ci possiamo permettere di vivere solo di bei ricordi, il futuro è oggi".

Amedeo Pisciolini