{{IMG_SX}}Campofilone, 30 ottobre 2007 - La scelta dell’imprenditore Enzo Rossi, titolare del pastificio ‘La Campofilone’, che ha aumentato di 200 euro lo stipendio ai suoi dipendenti dopo aver testato di persona che è difficile arrivare a fine mese con 1.000 euro, ha suscitato un tale clamore da far arrivare a Campofilone addirittura il ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Ieri pomeriggio, l’esponente di governo si è recato prima in municipio, dove ha ricevuto il saluto delle autorità, e poi nell’azienda di Enzo Rossi e alla Sigma di Alvaro Cesaroni.

 

Il Ministro si è detto ammirato della decisione del pastaio di aumentare lo stipendio ai propri dipendenti: "Questo imprenditore ha posto sul tavolo dei soldi, dalle parole è passato ai fatti ed è ammirevole. Ma la contrattazione? Il modello contrattuale arriva dal protocollo del lontano 23 luglio 1993 in cui veniva a consolidarsi la contrattazione nazionale e decentrata (aziendale e territoriale), fondamentale per lo sviluppo della politica dei redditi e dell’occupazione.

 

Questo protocollo ha funzionato nel corso degli anni ’90 ed ora è necessario riaprire una discussione tra le parti sociali (sindacati ed imprese). Il modello non va stravolto, ma penso ad una ‘manutenzione’ che potrebbe avere cadenza triennale. Cosa fare allora per migliorare la situazione dei salari? Intanto, i contratti debbono essere rinnovati alla scadenza. Poi il rinnovo deve avvenire con l’inflazione programmata, più vicina all’inflazione reale, e infine fare in modo che i contratti aziendali si sommino ai contratti nazionali.

 

Il Governo fino ad ora si è battuto per i pensionati a basso reddito, giovani con lavoro discontinuo e cuneo fiscale con 5 miliardi di euro a favore delle imprese. Il prossimo impegno sarà di vedere se saremo in grado di intervenire sulla tassazione sul lavoro".


Interessante, poi, il colloquio del ministro Damiano con i lavoratori dell’azienda ‘La Campofilone’. "Intanto sono contento di conoscere questa realtà, ma una domanda devo farvela. Voi i sindacati ce li avete?" E loro: "No, per nostra scelta". E il Ministro: "E’ importante la contrattazione tra le parti sociali e fondamentali i sindacati". Poi il Ministro rivolto all’imprenditore Rossi: "Come sarà questo aumento di 200 euro? Una tantum, un premio costante".

 

E Rossi: "Un aumento fisso al netto in busta paga. Perché il mio scopo è quello di fidelizzare dopo gli agricoltori ed i clienti anche i miei dipendenti perché sono loro a portare l’eccellenza fuori dalla nostra Regione".
Non poteva mancare l’assaggio dei maccheroncini al termine del pomeriggio per far conoscere al ministro Cesare Damiano l’eccellenza dei prodotti marchigiani.