Montegranaro, 10 luglio 2010 - Una vacanza di un mese a Sydney, in Australia: erano partiti dall’aeroporto di Fiumicino con questa destinazione Valerio Torresi e Serena Tavoloni, 26 e 25 anni. Peccato che il loro aereo invece di far rotta verso l’Oceano Indiano sia andato dalla parte opposta, verso la costa atlantica per atterrare in una città di nome Sydney, ma sull’isola canadese di Cape Breton, in nuova Scozia.

 

Non hanno capito subito di essere finiti nella parte sbagliata, pensando dapprima a uno scalo tecnico, poi a uno scherzo. "Abbiamo preso un taxi - hanno detto i due giovani alle telecamere della televisione locale canadese, che ne ha subito fatto due personaggi - chiedendo di portarci a Sydney. E il tassista ci fa: “Ma ci siete già".

 

Tutta colpa di un grossolano errore dell’agenzia cui si erano rivolti per prenotare il volo che li ha spediti su un’altra Sydney, dalla parte opposta del mondo rispetto a dove volevano arrivare. Ma in questo caso, non tutto il male è venuto per nuocere. I due giovani sono stati accolti e coccolati dalla gente del posto, un albergatore ha messo gratuitamente a loro disposizione una camera; i ristoratori hanno offerto lauti pranzi a base di aragoste e pesce; una responsabile amministrativa dell’isola insieme a un’interprete li ha accompagnati in giro a fare shopping e a visitare le bellezze dei dintorni, compresa una sosta (con tanto di foto ricordo) davanti al più grande violino del mondo.

 

Così, mentre l’agenzia cercava di riparare al danno prenotando il volo per la Sydney 'giusta' (ovviamente a proprie spese), i due ragazzi hanno piacevolmente approfittato della calda accoglienza ricevuta. "La gente qui è amichevole e simpatica", ha detto Valerio alle telecamere della tv canadese. "Siamo stati davvero molto fortunati", ha confermato Serena. Ieri i due ragazzi hanno salutato la Sydney cadanese e le tante persone che li hanno ospitati con calore e generosità e sono partiti alla volta della Sydney australiana. 

 

Il clamore sucitato dalla notizia ha fatto sì che qualche albergatore australiano, forse contando sulla pubblicità che gliene potrà derivare, abbia contattato i ragazzila coppia dichiarandosi pronto a le ad ospitarli gratuitamente per qualche giorno. Un’agenzia di viaggi della zona, ha precisato che “errori del genere possono anche capitare perché i codici di prenotazione del volo sono simili”. Prova ne è che nel 2008, una donna argentina è arrivata nella Sydney canadese per errore e che nel 2002 era stata la volta di una coppia di inglesi. “Speriamo che non ci siano altre Sydney” si augurano Valerio e Serena.