Si stringe il cerchio intorno ai componenti dell’organizzazione di nordafricani sgominata con l’operazione antidroga della polizia, denominata "Tre Archi". Gli uomini della squadra mobile di Fermo ieri, hanno dato esecuzione a un’altra misura di custodia cautelare in carcere. Il destinatario è un giovane tunisino di 21 anni, ritenuto uno dei personaggi di spicco della compagine criminale che controllava il traffico di stupefacenti nel Fermano, l’Ascolano e il Maceratese. L’arresto è avvenuto grazie a servizi di appostamento e pedinamento operati dagli agenti della squadra mobile che hanno sorpreso il giovane nel centro di Porto Sant’Elpidio. Il 21enne, circondato e colto di sorpresa, non ha opposto resistenza ed è stato tradotto in carcere. Nel pomeriggio dell’altro ieri, inoltre, la squadra mobile ha eseguito un’altra misura cautelare nei confronti di un altro componente dell’organizzazione. Si tratta di un 20enne, nato in Italia da genitori magrebini e residente a Morrovalle. L’attività continua della squadra mobile nei confronti dei destinatari delle misure cautelari - al momento 11 - con continui controlli e ispezioni in abitazioni e casolari abbandonati, ricorrendo a reparti specializzati e cani da ricerca, ha praticamente costretto il giovane, sentitosi braccato, a presentarsi spontaneamente in questura e consegnarsi alla polizia. Sono nel frattempo in corso gli accertamenti di polizia scientifica del copioso materiale rinvenuto durante le numerose perquisizioni effettuate dalla polizia la notte di lunedì scorso e verifiche sulle armi bianche sequestrate. Intanto sempre l’altro ieri la polizia ha effettuato un blitz in un appartamento di via Segni che era stato sgomberato lunedì scorso e che nel giro di 24 ore era stato occupato nuovamente in modo abusivo e trasformato da alcuni magrebini in una nuova centrale dello spaccio. Al loro arrivo gli uomini della questura, coadiuvati dagli agenti della municipale, hanno trovato una porta blindato a sbarrare loro la strada. Per questo motivo è stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco di Fermo che, una volta aperto un varco, hanno dato il via libera agli agenti per fare irruzione all’interno dell’appartamento. A guardia dell’immobile, come ormai consuetudine, i poliziotti hanno trovato un cane di grosse dimensioni, che è stato portato via dai veterinari dell’Ast di Fermo. Degli occupanti abusivi però nessuna traccia. Gli uomini della questura hanno rinvenuto nell’appartamento circa 400 grammi tra eroina e cocaina, tutti già divisi in dosi.
Fabio Castori