ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Accorpamenti, tagli, stage. La protesta degli studenti

Alcune scelte nel mondo della scuola che non sono pensate per gli alunni "Su tutti il discorso del Pcto, lavoro sfruttato che andrebbe valutato e pagato" .

Lo sciopero al polo scolastico

Lo sciopero al polo scolastico

È sempre una buona notizia quando i giovani scendono in piazza, quando hanno un’idea e il coraggio di difenderla. Non erano tantissimi ma avevano voglia di farsi sentire i ragazzi che ieri mattina hanno scioperato al polo scolastico, con il coordinamento Argali, Noisette, la rappresentanza di alcune scuole, a partire dal liceo artistico, il liceo classico e economico sociale, lo scientifico. Un attimo di malumore quando è uscita una bandiera della Palestina, non tutti avrebbero voluto affrontare anche quel delicato discorso, il tema era il malessere provocato da alcune scelte nel mondo della scuola che secondo gli studenti non sono pensate per gli studenti: "Su tutti il discorso del Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), hanno sottolineato i ragazzi del coordinamento, lavoro sfruttato che andrebbe invece valutato e pagato".

"Come Gc Fermo e Noisette - Rsm abbiamo manifestato assieme agli studenti del Liceo Artistico ed al Collettivo Argali, rivendicando la nostra opposizione al modello di scuola di Valditara e contro le scelte di un governo che non ci rappresenta – sottolineano Marta Mongardini e Marco Cipriano –. Perciò, la comunità studentesca ha bisogno di un movimento dal basso per cambiare la fatiscenza dell’istruzione, soprattutto nelle Marche, che sono tra le regioni più penalizzate dal dimensionamento scolastico, e poi a Fermo che vede accorpamenti per mera spending review. Abbiamo manifestato per una scuola pubblica, laica e realmente accessibile a tutti. Continueremo a farlo perché la scuola appartiene agli studenti, vogliamo che sia pubblica, laica, solidale e democratica, quindi accessibile a tutti e gratuita. Continuiamo a costruire con tutte le forze disposte e con gli studenti di tutta Fermo con l’obbiettivo di mobilitarci in assemblee e perpetuare la protesta nella battaglia per un’istruzione dignitosa".

Da anni non si facevano più scioperi, hanno ricordato i ragazzi, a garantire sicurezza le forze dell’ordine in borghese, tra loro è sceso anche il professor Giuseppe Buondonno che è anche esponente nazionale di Sinistra italiana con la segreteria provinciale che ha fatto sapere di essere vicina ai ragazzi e alle ragazze: "Studenti che ieri mattina hanno manifestato a Fermo, per rivendicare giuste e concrete esigenze locali, ma anche per protestare contro le politiche di attacco alla scuola pubblica da parte del governo nazionale, contro il tentativo di piegare l’istruzione al mercato del lavoro e contro le spinte repressive. Il movimento degli studenti è, in questo periodo brutto e pericoloso, un fondamentale presidio di pensiero critico e partecipazione democratica".