Acquaroli al ministro della salute "Personale carente. Il sistema soffre"

Al teatro dell’Aquila si parla di sanità. Il presidente della Regione: "La pandemia ha lasciato conseguenze pesanti"

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di Angelica Malvatani

Il teatro dell’Aquila accoglie la festa delle Marche, nella giornata che celebra l’identità di una regione. Un grande onore per la città la scelta del presidente Francesco Acquaroli che ha voluto portare qui la 18° edizione. A costruire l’emozione ci pensa il violino di Marco Santini, per poi entrare nel tema dedicato alla sanità che cambia, alla presenza del Ministro della salute Orazio Schillaci. Il sindaco Paolo Calcinaro si dice onorato di ospitare la Regione e simbolicamente tutti i marchigiani: "Parlare di sanità qui è più importante che mai, abbiamo un nuovo ospedale che sta crescendo e un appalto da milioni che va avanti. Siamo difronte ad una riforma decisiva che ci trova d’accordo, tutto quello che dà voce ai territori è positivo. Il contenitore, il nuovo ospedale, va bene, la riforma sulla carta ci piace, la sanità fermana però ha da recuperare contenuti maggiori, siamo sempre stati gli ultimi, da anni. Adesso che si ripartirà, ogni zona con le proprie gambe, si guarda avanti e speriamo in un senso di sperequazione perché altrimenti ci troveremo sempre a zoppicare, guarderemo sempre altrove. Non possiamo essere gli unici senza emodinamica".

Tra i nomi illustri della storia della sanità marchigiana citati da Dino Latini, presidente dell’assemblea legislativa delle Marche, ci sono due fermani, Augusto Murri, padre del moderno metodo sperimentale, e Ginevra Corinaldesi prima medico condotto nelle Marche. Si raccontava una regione che cresce, che piace, un territorio che ha avuto ferite recenti, l’alluvione, il terremoto, una strada fatta comunque di dignità e di forza. Una dignità che deve condurre anche la sfide della sanità del futuro, l’assessore regionale, Filippo Saltamartini, chiede al ministro risorse e possibilità, perché oggi serve personale, servono sostegni, servono risposte, soprattutto per le regioni, come la nostra, che viaggia con i conti in ordine: "Abbiamo finanziato borse di specializzazione per medici di medicina generale e finanziamo specializzazioni per far sì che il turn over sia positivo, ci abbiamo messo più di sei milioni di euro. Siamo in emergenza e servono misure straordinarie". Acquaroli ha aggiunto: "La sanità è un argomento prioritario per tutti. La pandemia ha lasciato conseguenze pesanti, il sistema sta soffrendo, abbiamo più di 100 medici l’anno di medicina generale che escono, non abbiamo numeri per sostituirli e lo stesso succede negli ospedali, nei distretti, il Pronto soccorso è preso d’assalto da codici verdi che non trovano risposte altrove. Vogliamo arrivare al modello migliore possibile, per sanare la mobilità passiva, la mancanza di emodinamica porta i cittadini di questo territorio ad andare oltre regione, un riequilibrio e un’offerta giusta potrà limitare questi fenomeni". Il ministro ha assicurato attenzione, ha ribadito la bontà del percorso marchigiano che sta ponendo un modello alle altre regioni, in una prospettiva che parla di investimenti e di attenzione alle necessità del personale che andrà pagato meglio e stabilizzato. "Qui – ha sottolineato il ministro – sono state finanziate 110 borse di studio e 42 contratti di formazione per medici specialisti che nel 2021 erano solo 6. La Regione Marche è sulla strada giusta per migliorare la presa in carico dei cittadini. Stiamo affrontando una situazioni difficile ereditata, la sanità è sempre stata la cenerentola del bilancio, sempre meno dal 2012, noi proviamo ad invertire la rotta".