FABIO CASTORI
Cronaca

Adescato su Telegram. Le manda foto e video hot e poi viene ricattato

Nei guai è finita una 23enne di origini piemontesi che i carabinieri sangiorgesi hanno identificato e denunciato alla Procura della Repubblica per estorsione .

«Se non mi dai 500 euro diffonderò le tue foto e i tuoi video»: così un giovane ha deciso di rivolgersi ai carabinieri

«Se non mi dai 500 euro diffonderò le tue foto e i tuoi video»: così un giovane ha deciso di rivolgersi ai carabinieri

Dopo aver adescato un giovane di Porto San Giorgio attraverso il servizio di messaggistica ’Telegram’, è riuscita a farsi inviare dalla vittima immagini e video intimi, minacciandolo poi di diffondere tale materiale sul web se non le avesse versato la somma di 500 euro su carta PostePay a lei riconducibile. Il giovane, però, non ha ceduto al ricatto e si è rivolto ai carabinieri, che hanno smascherato la sexy malvivente. Nei guai è finita una 23enne di origini piemontesi che i militari dell’Arma della stazione di Porto San Giorgio hanno denunciato alla Procura della Repubblica per estorsione. Tutto è iniziato con la messa in atto di una tecnica ben collaudata con un primo contato attraverso apprezzamenti di vario tipo e i like per le foto pubblicate sui social. Successivamente la ragazza è diventata sempre più intraprendente, fino a chiedere immagini e video che con il tempo si sono fatti sempre più audaci ed espliciti. Poi, una volta ottenuto il materiale, la sexy malvivente ha dato il via alla seconda fase del piano ed è passata alla vera e propria estorsione: "Se non mi dai 500 euro diffonderò le tue foto e i tuoi video". E’ iniziata così la richiesta di denaro, anche piccole somme, per fermare la pubblicazione dei contenuti a sfondo sessuale sui social e sulle chat, comprese quelle di genitori, amici e parenti della vittima. Il giovane sangiorgese, intrappolato tra la vergogna e la paura che le immagini intime potessero essere viste dai suoi contatti, inizialmente ha tenuto tutto per sé e non si è confidato con nessuno. Poi, esasperato dalle continue richieste, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, che hanno immediatamente fatto scattare le indagini per dare un nome e un volto alla spregiudicata ricattatrice.

Attraverso un’accurata e certosina attività, gli investigatori dell’Arma hanno ripercorso tutte le tracce lasciate e sono risaliti alla 23enne di origini piemontese che, una volta identificata, è stata denunciata all’autorità giudiziaria. Purtroppo, negli ultimi anni, il fenomeno dell’"estorsione sessuale", noto anche come sextortion, che fa leva sulla fragilità delle vittime, ha assunto un’importanza crescente ed è perpetrato in danno sia di adulti che di minori. Il fenomeno si sta diffondendo rapidamente, soprattutto tra gli adolescenti. Tutto inizia con tentativi di chiacchierata in chat da parte di profili social di ragazze e ragazzi gentili e avvenenti. L’esortazione, però, è quella di non cedere al ricatto pagando le somme richieste, poiché i malviventi in questione non smetteranno di chiedere soldi e le richieste si faranno sempre più insistenti. Ulteriori consigli sono di non cancellare i messaggi scambiati con gli estorsori, di non chiudere i profili social su cui si viene contattati, di conservare gli screenshots delle conversazioni, delle minacce e del profilo dell’estorsore.

Fabio Castori