Porto San Giorgio, aggredì il titolare di un oleificio. A processo

Un 40enne è stato rinviato a giudizio per rapina e lesioni

Il giudice ha condannato l'uomo a un risarcimento di 7.000 euro

Il giudice ha condannato l'uomo a un risarcimento di 7.000 euro

Porto San Giorgio, 19 maggio 2018 - Aveva aggredito con una mazza Roberto Belà, il titolare dell’omonimo oleificio situato a Porto San Giorgio, in via Fratelli Rosselli, e poi era scappato con il suo furgone. Grazie alle indagini svolte insieme dalla polizia e i carabinieri della Compagnia di Fermo, in base alla descrizione fornita dalla vittima, il ricercato era stato individuato poco lontano dal luogo in cui aveva abbandonato il Fiat Doblò rubato, a Pratola Peligna, lungo l’autostrada A25, ed era stato arrestato. Per il bandito, un quarantenne nigeriano senza fissa dimora, è stato chiesto il rinvio a giudizio per rapina e lesioni aggravate.

Il fatto risale al maggio del 2017 quando l’indagato, proveniente dal Nord Italia, si era fermato a Porto San Giorgio casualmente insieme ad un complice, anche lui nigeriano. I due erano arrivati nei pressi dell’azienda in macchina e avevano atteso l’arrivo del titolare: poi uno dei due, armato di mazza, l’aveva aggredito, gli aveva strappato di mano le chiavi del furgone ed era scappato alla guida del mezzo, seguito dal complice.

La rapina era stata messa a segno lungo la Statale Adriatica di fronte a Villa Salvadori. Erano da poco passate le 16,30 e il titolare ero appena arrivato di fronte alla sua azienda, quando, sceso dal furgone, aveva visto un uomo di colore, ben vestito, che gli si dirigeva contro. Impugnando una mazza con la punta rossa, delle Ferrovie dello Stato, si era scagliato sull’imprenditore per colpirlo: il primo colpo era riuscito ad evitarlo e, quando l’aggressore aveva provato a portare il secondo, lo aveva bloccato, disarmandolo. A quel punto il rapinatore gli aveva strappato di mano le chiavi del suo Fiat Doblò, era salito sul furgone ed era scappato.