Aggressione dello studente in bus a Fermo, i genitori: "Più sorveglianza"

Organizzati turni per portare i figli a scuola in auto. "Il servizio deve essere reso sicuro"

Aggressione sull'autobus degli studenti a Fermo (foto di repertorio)

Aggressione sull'autobus degli studenti a Fermo (foto di repertorio)

Fermo, 19 settembre 2022 - "Abbiamo paura a mandare in nostri figli a scuola in autobus". Dopo l’aggressione e le minacce con il coltello ad un 12enne a bordo di un pullman che trasporta gli studenti nel tratto Rapagnano-Montegiorgio, i genitori dei ragazzi fanno fronte comune e chiedono più sicurezza. "I mezzi di trasporto per chi va a scuola – spiegano alcuni genitori – dovrebbero essere i più sicuri, invece i nostri figli hanno assistito ad una scena che mai avrebbero dovuto vedere: un giovane che bullizza con il coltello un adolescente indifeso".

Da quando si è consumato il drammatico episodio alcune mamme e alcuni papà hanno preferito accompagnare i loro figli in auto piuttosto che metterli a rischio di atti del genere: "Abbiamo deciso di fare a turno e di accompagnare noi a scuola i nostri figli, perlomeno fino a quando l’autore dell’aggressione, che tutti conoscono, non sarà reso innocuo. Non è la prima volta che quel giovane e la sua gang si rendono protagonisti di episodi del genere. Le forze dell’ordine intervengano, così come la Procura dei Minori. Questi ragazzi violenti vanno fermati ed educati in qualche modo".

Sempre i genitori degli studenti chiedono più sorveglianza all’interno degli autobus: "Non si può lasciare tutto in mano al conducente che deve già pensare alla guida e alla sicurezza stradale. Bisogna assolutamente affiancarlo ad un sorvegliante che garantisca il controllo del mezzo e che prevenga ogni tipo di prevaricazione verso gli studenti". Sono gli stessi genitori a chiamare in causa la ditta di trasporti e i Comuni che ne usufruiscono: "Non sappiamo di chi sia la competenza, ma i proprietari del mezzo e i Comuni che hanno istituito la tratta devono garantire un servizio sicuro, anche per quanto riguarda eventuali violenze che si consumano nel pullman".

"Quell’autobus - proseguono - teoricamente dovrebbe solo trasportare studenti delle elementari e della scuola media, poi in realtà lo utilizzano anche quelli degli istituti superiori di Montegiorgio. Non siamo contrari che ciò avvenga, ma almeno si deve garantire che qualcuno vigili sui nostri figli".