Agricoltura, la sfide per il futuro

Canale (Coldiretti): "La qualità dei nostri prodotti c’è, bisogna implementare trasformazione e vendita"

Agricoltura, la sfide per il futuro
Agricoltura, la sfide per il futuro

Il Palio dei Comuni si trasforma nell’occasione ideale per discutere di agricoltura nell’ottica di chi vive e lavora nel territorio. E’ quanto accaduto domenica a palazzo Passari di Montegiorgio, dove si è tenuta una riunione speciale fra l’onorevole Mirco Carloni, presidente della Commissione agricoltura alla Camera dei deputati, i tecnici della Coldiretti Marche e alcuni agricoltori della media e alta Valtenna, presente anche il consigliere regionale Marco Marinangeli. "Ero a conoscenza che l’onorevole Carloni avrebbe presenziato all’ippodromo San Paolo per il Palio – racconta il vice sindaco Alan Petrini – e insieme alla sezione Coldiretti di Montegiorgio, che in pochissimo preavviso ha organizzato egregiamente il tutto, abbiamo voluto promuovere un incontro con gli agricoltori del territorio. Il Fermano ha una forte vocazione agricola, e l’impegno dell’Amministrazione è stato quello di agevolare un confronto anche per capire come le direttive europee e nazionali influenzeranno il futuro dell’agricoltura e far conoscere anche ai nostro rappresentanti al Governo quali sono le necessità che stanno emergendo".

Un incontro che è stato molto proficuo da entrambe le parti durato circa 90 minuti, e dove sono stati trattati molti argomenti che avranno applicazione nei prossimi mesi e anni. "Considerati i tempi ristretti di organizzazione – racconta Luca Canale, responsabile Coldiretti di Montegiorgio – abbiamo invitato i colleghi dirigenti della Coldiretti regionale, e una delegazione di agricoltori, proprietari di aziende che rappresentano il settore cerealicolo e produzione intensiva di olio. In realtà sono stati affrontati molti argomenti, ma tre in particolare hanno catalizzato gli interessi dei presenti in entrambi i sensi: sia le richieste degli agricoltori alle istituzioni, ma anche le direttive a cui punta il futuro dell’agricoltura. Fra queste sicuramente l’Eco schema 4 in cui si prevedono le ridistribuzione a livello europeo della produzione di cereali e come saranno impostate; la riorganizzazione della filiera del grano tenero; infine la valorizzazione della qualità dei prodotti agricoli e derivati".

"In quest’ultimo punto – conclude Luca Canale –, è stata evidenziata la qualità dei nostri prodotti agricoli, quindi l’unico tassello su cui poter intervenire è quello della trasformazione e vendita. Per la vendita si potrà attivare anche una formula più diretta dal produttore al consumatore finale".

Alessio Carassai