Al Classico felpe nere e lutto per le donne iraniane

Migration

Una mattina da vivere in lutto, pensando alle donne iraniane che stanno lottando per la loro libertà. È l’iniziativa degli studenti del liceo classico e del liceo delle scienze umane Annibal Caro, i rappresentanti di istituto hanno pensato di coinvolgere tutti in un giorno speciale, indossando vestiti neri e provando a vivere un minuto di raccoglimento. Spiegano Chiara, Andrea e Daniele del quinto, addosso la felpa nera col logo del liceo: "Abbiamo parlato di quello che sta succedendo in Iran con la nostra prof, Maria Spinucci, con lei abbiamo condiviso l’idea di organizzare un momento che fosse di riflessione per tutti. Forse i nostri gesti non cambieranno le cose ma almeno avremo noi acquisito consapevolezza di quello che succede nel mondo, di quanto è difficile essere donne in certi luoghi e di come i nostri privilegi, le libertà di cui godiamo, non siano così scontati". I ragazzi del liceo delle scienze umane sono usciti in cortile, alcune ragazze si sono tagliate una cocca di capelli, proprio per manifestare la loro profonda solidarietà nei confronti delle ragazze picchiate fino alla morte in Iran, solo perché avevano il velo fuori posto e mostravano, appunto, quella ciocca di capelli. C’è stato un minuto di silenzio all’intervallo e in tutte le classi c’è stata l’occasione per vedere il video della donna iraniana rifugiata a Parigi che racconta quello che succede nel suo paese. "Siamo stati molto lieti di appoggiare l’iniziativa degli studenti – spiega la docente Spinucci – è stato un lavoro che hanno voluto fortemente portare avanti, dimostrando una sensibilità e un’attenzione a questi temi veramente ammirevole. Hanno capito che il dovere di difendere chi è in difficoltà fa il paio col diritto di tutti ad essere rispettati, qui come in Iran e anche in Afghanistan e ovunque".