Al voto tra quindici giorni con lo spettro astensione

Difficoltà nel reperire candidati consiglieri e dubbi sulla partecipazione alle urne: gli indecisi rimangono al momento il partito più forte

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Si può avviare il countdown per il 12 giugno, il giorno del giudizio: il giudizio degli elettori sull’amministrazione comunale uscente, sulla nascitura e su chi affidarne la guida: se a Francesco Gramegna o a Valerio Vesprini, dopo aver valutato i due candidati sindaci dal punto di vista della coerenza, affidabilità, competenza e concretezza. Intanto in questa campagna elettorale senza comizi e in cui la gran parte dei cittadini non solo deve ancora decidere per chi votare ma addirittura se accedere o meno alle urne, ci si esercita nel vagliare le situazioni che potrebbero favorire l’uno o l’altro candidato per cercare di capire come andrà a finire: "Vince Gramegna" afferma un autorevole esponente della destra rispondendo alla nostra domanda tesa a conoscere le sue previsioni di voto. E’ chiaro che lo ha asserito scaramanticamente convinto com’è che a prevalere sarà Vesprini. Tuttavia non fa l’ipotesi Gramegna senza criterio e a mo’ di battuta, bensì sulla base di un ragionamento.

Secondo lui le difficoltà incontrate nel reperire candidati consiglieri sono state un forte segnale che alle elezioni l’astensionismo sarà consistente: "E – sottolinea – in questi casi ad avere la meglio è la sinistra perché i suoi elettori sono più fedeli di quelli della destra rispetto alle indicazioni di voto". Tuttavia che l’astensionismo sia minore a sinistra perché i suoi elettori sono più “fedeli” di quelli della destra è un teorema tutto da dimostrare. “Vince Vesprini” dicono in molti perché può contare su più liste, 6 contro 4, e più candidati consiglieri, 96 contro 55, numeri che gli assicurano una maggiore presenza sul territorio. Circostanza senza dubbio a lui favorevole ma non sembra di poter dire che sia anche decisiva. A questo proposito basti ricordare che nelle comunali del 2017 il candidato sindaco di allora, Nicola Loira, dalle 6 liste con 96 candidati, che lo sostenevano, conseguì più voti (4.367) rispetto a quelli conquistati complessivamente (3873) dalle 14 liste e 220 candidati degli aspiranti sindaci concorrenti. Vesprini inoltre prevarrebbe per il fatto che lui, insieme ai candidati più noti e di maggiore spicco delle sue liste quali Catalini, Petrozzi, Bragagnolo, Morese, Susino, Senzacqua, Salvatelli rappresenterebbero il nuovo rispetto a Gramegna con Loira, Baldassarri, Di Virgilio, Cossiri, De Luna, Ciabattoni. Agli elettori “l’ardua sentenza”.

Silvio Sebastiani