
I fermani, se potessero, non cambierebbe mai niente della loro città, nemmeno gli angoli che cascano a pezzi. Ecco allora...
I fermani, se potessero, non cambierebbe mai niente della loro città, nemmeno gli angoli che cascano a pezzi. Ecco allora che la demolizione della storica "Casetta del Custode" del Girfalco ha provocato un’ondata di reazioni social, molti ricordi e qualche rammarico. Spiega un fermano doc, Maurizio Alberti: "Un altro pezzo di storia che viene sacrificato per far posto ad una struttura ricettiva, dopo l’inopinata vendita del Comune ad un imprenditore locale. Con la demolizione della Casetta, spariscono anche i bagni pubblici, come esplicitato dal cartello affisso dal Comune di Fermo e quindi il Parco del Girfalco rimarrà privo di questo servizio? E’ così che si accolgono i visitatori, cittadini e turisti? Non è neanche possibile che tale servizio possa essere accollato al bagno del vicino chiosco bar e pizzeria".
Il sindaco Paolo Calcinaro ha subito rassicurato, per i bagni si provvederà quanto prima, quello che sta accadendo al Girfalco è un grande cambiamento generale che porterà ancora più bellezza e servizi: "Al posto della casetta del custode sorgerà una struttura ricettiva di alto livello, così come entro fine anno arriverà il collegamento meccanizzato da via Mazzini fino al Girfalco. Poi si procederà con il rifacimento di tutto il parco, è chiaro che i cantieri danno qualche disagio ma quello che arriverà sarà di sicuro un cambiamento di assoluta qualità e bellezza".