MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Ampliamento discarica, errore nei documenti

La smentita dell’Ecoelpidiense alle polemiche di questi giorni: "È stata erroneamente inserita nel titolo la parola ‘pericolosi’ tralasciando il ’non’".

Il progetto di ampliamento della discarica

Il progetto di ampliamento della discarica

Il progetto di ampliamento della discarica ‘Castellano’, dell’Eco Elpidiense è finito nella campagna elettorale di Sant’Elpidio a Mare (la discarica è prospiciente alla frazione di Castellano dove è già stata annunciata un’assemblea pubblica post elezioni amministrative), diventando oggetto di dibattito e polemiche tra le coalizioni dei due ballottanti. Ha attaccato quella di Rossano Orsili puntando sul fatto che nel progetto si è parlato di conferimento di rifiuti pericolosi; hanno ribattuto i supporters di Gionata Calcinari con la secca smentita dell’ad dell’Eco Elpidiense, Francesco De Angelis che ha voluto riportare la questione nei limiti corretti: "Nessuno ci porterà rifiuti pericolosi". Ma dove nasce l’equivoco? "Le informazioni non corrette che stanno circolando fanno riferimento a documenti del 2024 dove, purtroppo, per un errore materiale di compilazione dei documenti amministrativi, è stata erroneamente inserita nel titolo la parola ‘pericolosi’ tralasciando la locuzione ‘non’: un errore formale sanato, come confermano i documenti depositati e pubblicati nelle sedi istituzionali, dalla Provincia alla Regione. È stato corretto nel titolo, mentre il testo già era chiaro e definiva correttamente l’abbancamento di rifiuti non pericolosi" chiarisce De Angelis.

Il progetto è al vaglio della Provincia, riguarda l’ammodernamento dell’impianto di depurazione esistente e l’ampliamento della discarica e – precisa l’Ad - è finalizzato ad aumentare la volumetria per continuare ad abbancare la stessa tipologia di rifiuti che da 20 anni raggiungono ‘Castellano’. Non è previsto il conferimento di rifiuti pericolosi". Circa la tipologia dei rifiuti "tra i principali ci sono gli scarti della lavorazione delle aziende calzaturiere, di cui ci occupiamo da decenni. Tra i rifiuti abbancanti ci sono anche i terreni inertizzati provenienti dalle operazioni di bonifica della Fim, che non producono inquinamento perché lavorati in sito prima del conferimento in discarica in modo da renderli inerti". L’ampliamento della discarica (aperta agli inizi del 1970) "è molto contenuto: 50mila mc di nuovo spazio, a fronte di 1 milione mc di rifiuti attualmente abbancati. Siamo impegnati a garantire il servizio pubblico e la tutela ambientale applicando le nuove migliori tecniche disponibili; e la sostenibilità economica del progetto.

m.c.