
La pediatra Alberta Gentili
Si contagiano facilmente i bambini sotto i tre anni, basta un contatto e subito l’influenza fa il giro di tutti e poi torna anche più volte. Lo spiega la pediatra Alberta Gentili che commenta: "Il cambiamento importante rispetto al passato che le mamme hanno bisogno di asili nido molto presto, fino a 3 anni i bambini stavano bene, adesso già a sei mesi sono al nido e in questi momenti di epidemia elevati diventa un covo di contagi ripetuti, si ricomincia sempre da capo. Gli anticorpi arrivano entro 2 o 3 settimane dalla guarigione, non prima, dunque si ricade con facilità. E nel bambino piccolo porta più complicazioni". La pediatra spiega che spesso l’influenza finisce in bronchiolite, una malattia seria: "Parliamo di virus importanti che danno forte malessere, arrivano all’improvviso ma si è contagiosi contagiosi fino a 24 ore prima dunque ci si contagia con facilità. È essenziale prendere in carico il bambino e valutare ogni caso per trovare una terapia che sia efficace". Quello che sottolinea la dottoressa Gentili è che anche le situazioni più lievi possono peggiorare nel giro di poco: "L’unica indicazione per ridurre il numero dei casi è la vaccinazione, consigliata a tutti dai 6 mesi in poi, dopo i due anni c’è anche un vaccino che si fa per via nasale, che non va bene per soggetti asmatici o con riniti perenni, ma è meno invasivo per tutti gli altri". Come si gestisce il gran numero di piccoli malati senza correre al pronto soccorso? "Oggi la pediatria sul territorio deve essere organizzata in maniera diversa secondo me, con la creazione di strutture che siano più simili ad un piccolo ospedale che ad un ambulatorio. Ci sono devono essere sempre medici e spazi a disposizione, tanti medici per dividere il carico di lavoro. Oggi ogni pediatra ha circa mille pazienti, io stessa quando lavoravo ancora nel sistema pubblico ne vedevo 25 o 30 al giorno, adesso ne vedo due o tre al giorno. Bisogna curare il malessere del bambino per scongiurare il rischio peggiore, la disidratazione". Secondo Alberta Gentili bisogna anche fare attenzione con i farmaci: "Oggi si tende a fare un abuso di antinfiammatori, non sono d’accordo, perché il bambino va trattato non per la febbre ma per il malessere, deve riuscire a mangiare e a bere. Non dobbiamo coprire il problema ma risolverlo, anche l’antibiotico va dosato bene su ogni situazione. L’influenza richiede comunque un periodo che va da 5 giorni in su, l’essenziale è curare alimentazione, liquidi e respiro e fare attenzione a ogni segnale di peggioramento".
a.m.