Area demaniale ex Fim: nuovo stop

La proprietà risponde picche al Comune: "Il tratto interessato sarà restituito solo dopo i lavori di bonifica"

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La restituzione dell’area demaniale ricompresa nella recinzione dell’ex Fim al Comune non avverrà "per oggettiva impossibilità tecnica": lo mette nero su bianco la proprietà dell’ex Fim, rispondendo alla richiesta del Comune di di procedere alla restituzione agli usi legittimi qualora i campionamenti risultassero entro la norma. "Insomma, la Fim ha risposto picche. Non può dar seguito alla richiesta perché, ad oggi, l’area è interessata sia dalle lavorazioni di escavazione dei suoli contaminati, sia dalle attrezzature tecnologiche necessarie per la bonifica - spiega il consigliere Giorgio Marcotulli (FdI) che, con la mozione sull’arretramento di 1,5 m della recinzione dell’ex Fim per realizzarci parcheggi a norma sul lungomare, ha sollevato un bel vespaio –. Ma c’è di più: queste resteranno lì dove sono fino alla conclusione delle operazioni previste nel progetto di bonifica e nel cronoprogramma dei lavori". Affermazioni che cozzano con quanto sostenuto in consiglio, dal sindaco Franchellucci: "La proprietà aveva sempre sostenuto l’intenzione di procedere, una volta messa in condizione di completare la bonifica, nel liberare non solo i pochi metri chiesti per realizzarci i parcheggi, ma tutta la superficie privata". "Dunque, non restituiscono nulla. Anzi, - commenta Alessandro Felicioni (Laboratorio Civico) - a differenza di quanto detto dai dirigenti sul nostro emendamento, l’area pubblica sarà restituita agli usi legittimi solo alla fine di tutta la bonifica. Sulla terra nostra (non sulla loro) ci sono attrezzature e installazioni necessarie per la bonifica, quindi quell’area non si tocca prima che tutto sia finito. Che almeno paghino per la detenzione di un’area pubblica ai fini di una bonifica che obbligatoriamente dovrebbero fare". Felicioni si prepara a depositare l’esposto alla Corte dei Conti di cui è unico firmatario: "L’esposto diventa quanto mai necessario e conterrà anche quest’ultimo amaro capitolo. Non capisco come il sindaco non possa sentirsi mortificato e frustrato di fronte alla protervia di chi sta mettendo sotto scacco la città da tempo immemore e alza anche la voce, essendo debitore verso la comunità. Ma, nel secondo semestre 2022 abbiamo incassato dalla Fim, 8000 euro di Imu arretrata: lo 0,4% sui 2 milioni di debiti. Senza fretta".

Marisa Colibazzi