
La celebrazione del 211esimo anno di fondazione dell’Arma si è svolta ieri in piazza del Popolo. Oltre alla consegna di medaglie ed encomi, il ricordo dell’appuntato Alfredo Beni e degli altri caduti.
Dai salvataggi di vite umane agli arresti di pericolosi criminali. La celebrazione del 211° annuale della fondazione dell’Arma dei carabinieri, che si è svolto ieri in piazza del Popolo, è stata l’occasione per la consegna dei riconoscimenti ai militari che si sono maggiormente distinti nelle attività di servizio, dimostrando di essere "eroi quotidiani in divisa". Medaglia di bronzo al valor civile ai brigadieri Francesco Caruso e Francesco Olimpio, rispettivamente addetto alla Sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Fermo e addetto all’ ufficio Comando provinciale di Fermo. Quest’ultimo durante un servizio di perlustrazione insieme ad un commilitone, era intervenuto a Porto Sant’Elpidio, dove era stato segnalato un incendio. Preso atto della gravità della situazione, in attesa dei soccorsi, si era recato ai piani superiori dell’immobile per facilitare l’evacuazione dei residenti rimasti intrappolati negli appartamenti. Nonostante le difficoltà respiratorie, causate dalla densa coltre di fumo, era riuscito a condurre all’esterno una donna immobilizzata a letto, traendola in salvo. Encomio semplice al tenente colonnello Luigi Lubello, al capitano Pasquale Di Muzio, agli appuntati Giuseppe Occhiuto e Michele D’Ambrosio, rispettivamente comandante del Reparto Operativo di Fermo e comandante ed addetti del Nucleo investigativo di Fermo. Il colonnello Lubello è stato premiato per aver coordinato e partecipato ad articolate indagini che hanno consentito, in collaborazione con le forze di polizia estere, di arrestare lo scorso agosto in Slovenia il pericoloso latitante, Salvatore Perricciolo, leader di un clan di stampo mafioso che dettava legge tra il Fermano, il Maceratese e l’Anconetano Encomio semplice all’appuntato Modestino Matrella e al carabiniere Alessandro Buzzi, addetti al Radiomobile della Compagnia di Fermo per aver rintracciato una donna allontanatasi dalla propria abitazione nell’aprile 2024 che, asserragliatasi all’interno di un’auto, armata di forbici minacciava il suicidio. All’esito di una equilibrata opera di mediazione erano riusciti a disarmarla e a metterla in salvo. Elogio al brigadiere Gianvito Laera della stazione di Fermo per l’ininterrotta attività investigativa sugli episodi criminali verificatisi nel territorio, conclusasi con l’arresto di 11 persone, la denuncia di ulteriori 17 soggetti, responsabili di 5 furti e 12 truffe in danno di anziani, nonché il recupero e la restituzione alle vittime di monili di ingente valore e denaro contante. I riconoscimenti sono stati consegnati dal prefetto Edoardo D’Alascio, dal procuratore capo Raffele Iannella, dal presidente della Provincia Michele Ortenzi e dal sindaco Paolo Calcinaro. La cerimonia si aperta con l’omaggio ai caduti del comandante provinciale, il colonnello Gino Domenico Troiani, che ha deposto una corona d’alloro presso la targa in marmo commemorativa, in onore dell’appuntato Alfredo Beni. Sono poi partite le celebrazioni militari in piazza con la presenza delle autorità civili, militari e religiose. Il colonnello Troiani nel suo discorso ha rivolto un pensiero ai caduti di ogni epoca e ha fatto un consuntivo dell’attività contro ogni tipo di reato. Fra i fatti più gravi è stata ricordata la risoluzione dell’omicidio del 54enne di Pedaso, investito da un’auto con alla guida un suo conoscente nella notte del 18 maggio 2024. Altro grave fatto di sangue quello verificatosi nella notte del 26 luglio 2024 ad Amandola ai danni di un giovane del posto accoltellato al collo ed alla schiena dopo una discussione per motivi di gelosia. Anche in quel caso le indagini erano andate a buon fine.
Fabio Castori