Non è sempre facile far quadrare i conti, quando si parla di sanità. Per questo nei giorni scorsi all’interno della nuova azienda sanitaria territoriale si erano ventilati nuovi tagli, con la previsione anche di privare i dipendenti del servizio mensa e dei buoni pasto sostitutivi, a partire dal primo settembre.
Un’ipotesi che aveva fatto preoccupare i sindacati, i quali nei giorni scorsi hanno incontrato il direttore amministrativo Alberto Carelli e hanno avuto conferma che l’ipotesi è stata congiurata: "Grazie alla risolutezza e alla tempestività della reazione sindacale, in primis della Cisl Fp, il provvedimento inerente la mensa e i buoni pasto, che da settembre dovevano essere sospesi, è stato ritirato. Tutto rimarrà invariato e il servizio continuerà a essere garantito ai dipendenti aventi diritto", spiega Giuseppe Donati della Cisl Fp. I sindacati però sottolineano come, a fronte di un problema superato, resti un contesto economico preoccupante sul fronte del rispetto del tetto di spesa del personale in Ast Fermo: "Come più volte segnalato dalla Cisl Fp, è inconciliabile l’incremento di nuovi servizi, vedasi emodinamica e radiologia interventistica, ad esempio, con l’assenza di nuove risorse economiche ed umane, specificatamente stanziate ed indirizzate alla creazione di tali servizi".
Se non si rivedrà in aumento il tetto di spesa della Ast di Fermo "prima o poi esploderà in tutta la sua gravità, visto che per garantire nuovi servizi si finirà per tagliare altrove. Oggi la Cisl Fp ha collaborato con buonsenso alla soluzione di un problema, che aveva creato forte agitazione e malcontento tra i dipendenti, ma la strada da fare per migliorare l’organizzazione e la qualificazione dei servizi è ancora molto lunga".
Da parte dell’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, arriva una prima risposta alle difficoltà del mondo sanitario, con la pubblicazione, a giorni, di un bando di assunzione per i primi quarantasette infermieri a livello regionale: quattro quelli che spetteranno al territorio fermano, a fronte dei diciotto per l’ambito Macerata, dei dodici per quello Pesaro, dei cinque per Ascoli e dei tre per Ancona: "Ci muoviamo secondo le possibilità di assunzione delle singole aziende - spiega l’assessore Saltamartini - tenendo conto anche del limite di spesa pubblica cui si deve sottostare". Rispetto ai precedenti concorsi c’è una novità importante: "questo consentirà di partecipare alla selezione per una sola azienda, e la graduatoria darà il diritto di essere assunti solo su quella Ast territoriale. Questo per evitare incertezze e discrezionalità, ma anche una concorrenza interna tra aree sanitarie".
a. m.