Asta deserta Nessuno vuole la Casina delle Rose

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Nessuna offerta per comprare la Casina delle Rose, non ci sono imprenditori disposti ad acquistare l’ex hotel, nemmeno con il prezzo a base d’asta proposto dal comune e giudicato da tanti del tutto sottostimato rispetto al valore dell’immobile. La richiesta di base era di due milioni di euro, il 15 settembre era la scadenza per presentare offerte, adesso se ne riparla il 15 di ottobre, sperando che ci sia qualche manifestazione di interesse. Il sindaco Paolo Calcinaro spiega che si aspettava una resistenza simile: "Se davvero si trattasse di una svendita, come dicono in diversi in queste settimane, avremmo avuto la fila per comprare la Casina delle Rose. La fila non c’è, anzi, ci vorrebbe proprio un atto di fiducia vera, un investimento che si fa solo se ci credi davvero, nella città e nel suo futuro".

Calcinaro sottolinea che, per quanto suggestiva possa essere l’idea di farne un grande contenitore culturale a disposizione della città, mancano del tutto i presupposti: "Intanto perché non ci sono risorse per questo e si tratterebbe comunque di una attività che non starebbe in piedi. Abbiamo già investimenti importanti in questo senso, penso ai lavori che proseguono per l’ex collegio Fontevecchia ma anche al progetto che abbiamo presentato in Regione per Palazzo Preziotti, sempre in centro storico, che potrebbe essere spazio per mostre e attività museali e culturali". Quello che manca alla città, secondo Calcinaro, è altro: "Ci serve ricettività di qualità, se vogliamo accreditarci come città turistica, servono strutture di accoglienza di qualità e possono farle solo i privati, con investimenti e poi gestioni di qualità. Altro non si può immaginare, al Girfalco e da nessun’altra parte. Speriamo che a ottobre ci possa essere un interesse diverso, la basa d’asta resta la stessa, mi auguro davvero che ci possa essere una possibilità

Angelica Malvatani