
Daniele Olivieri
ASCOLIArchiviato il pareggio con il Chieti, terza forza del campionato e ormai quasi rassegnato a rinunciare a rincorrere il Teramo secondo in classifica, l’Atletico Ascoli ieri è tornato al lavoro sul sintetico del ‘Don Mauro Bartolini’ di Monticelli. Dopo aver assaporato l’erba naturale dello stadio Del Duca, la compagine del Patron Graziano Giordani ha analizzato gli errori commessi, in particolare in occasione delle due reti subite, ma ha anche rivisto le buone cose tra cui l’azione nata da un lancio di Vechiarello per Maio con cross radente al limite dell’area e conclusione al volo di Severini che il portiere Mercorelli ha smanacciato in angolo. L’azione più bella della partita. Bella anche l’azione del gol di Daniele Olivieri e il cross dello stesso Olivieri sul gol del raddoppio di Didio. Gli errori invece sono state delle ingenuità difensive. Il primo angolo è nato da una ‘svirgolata’ di Severini sul rinvio: "Il primo gol parte da un errore singolo e poi dall’imponderabile: una palla poteva finire in curva è finita in porta" ha dichiarato mister Seccardini a fine gara. Vero che su quel cross il più lesto a colpire di testa sul secondo palo è stato il difensore Di Filippo che ha sovrastato tutti con il pallone che è passato tra il portiere Pompei e capitan D’Alessandro ed è finito dall’altra parte dove Donsah ha depositato in rete. Stesso errore nella ripresa sul gol del pareggio: la punizione di Ceccarelli ha pescato Forgione tutto solo sul secondo palo e abile ad infilare di piatto in rete. Due disattenzioni pagate davvero a caro prezzo. Alla ripresa degli allenamenti si sono valutate le condizioni di Manel Minicucci assente per un problemi fisico nella sfida contro il Chieti e comunque recuperabile per la trasferta di domenica a Senigallia, almeno per un posto in panchina. Contro la Vigor non ci sarà invece Alejo Vechiarello che è stato ammonito e oggi verrà squalificato dal Giudice Sportivo. mister Seccardini, così, nei prossimi giorni dovrà pensare ad una soluzione per sopperire ad un’assenza comunque pesante. Valerio Rosa