"Atteggiamento inaccettabile: si dice no a tutto Natura e persone coesisteranno senza problemi"

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"È possibile innalzare la fruibilità e la qualità infrastrutturale di Marina Palmense, provare ad abbellire e rendere funzionale il quartiere, senza rinunciare alle sue peculiarità ambientali e naturalistiche?". Se lo chiede il vicesindaco Mauro Torresi, la costa sud è casa sua, è nella sua storia personale e politica, parte dalla constatazione che Marina Palmense sia uno di quei quartieri che più hanno sofferto in questi decenni una sostanziale arretratezza sul piano dei servizi: "Un gap che occorre iniziare a colmare, partendo da un punto fermo: le qualità del quartiere e la sua splendida caratterizzazione naturalistica non devono essere stravolte. Occorre che lo sviluppo dell’area avvenga in simbiosi con le caratteristiche ambientali. Dunque, né immobilismo né innalzamento scriteriato degli standard qualitativi a danno dell’ambiente. In questo senso, le proteste della Lipu sembrano propendere per un pericoloso immobilismo, si dice no a tutto, si contesta qualsiasi iniziativa". Un approccio ‘museale’ all’ambiente, un atteggiamento che sembra escludere la presenza umana: "Ed è un atteggiamento francamente inaccettabile, che mortifica gli sforzi fatti dall’amministrazione nel quartiere e spegne sul nascere le speranze di operatori e cittadini. Nonché di un’area a indiscussa vocazione turistica. A far discutere stavolta sono luci sulla pista ciclabile considerate troppo forti. Non fiumi di cemento o segni di una dirompente antropizzazione. Solo luci studiate per limitare al massimo l’inquinamento luminoso. Studiate a livello illuminotecnico per garantire il fascio di luce solo alla fascia di mobilità, con pali bassi, fari a led e corpi illuminanti tipo cut-off, e cioè cono di luce selettivo". Torresi spiega che dai consiglieri di minoranza si sarebbe aspettato una maggiore apertura mentale e maggiore attenzione: "Ciò che si sta facendo a Marina Palmense, e qui permettetemi un grosso ringraziamento a sindaco, uffici, tecnici, assessori e dirigenti, è il tentativo di abbellire il quartiere senza stravolgerne le caratteristiche, puntando su una mobilità dolce, sul necessario innalzamento della fruibilità e della godibilità del luogo. Un approccio che mira alla assoluta coesistenza tra l’elemento umano e quello ambientale, ampliando le opportunità per residenti e turisti senza infierire sulla natura, nostro maggior punto di forza".