Autotrasporto, dal Governo nessun aiuto"

Il Consiglio dei Ministri non ha previsto interventi per ridurre l'impennata dei costi dei carburanti per gli autotrasportatori professionali. La CNA di Fermo chiede abbattimenti o ristori sui costi industriali per scongiurare il collasso del settore.

Autotrasporto, dal Governo nessun aiuto"
Autotrasporto, dal Governo nessun aiuto"

Come previsto, nulla di fatto dall’ultimo Consiglio dei Ministri andato in scena ieri. "Mentre il Governo si appresta a predisporre bonus sui costi della benzina e di beni di prima necessità con un paniere calmierato, non si ha notizia di interventi tesi a ridurre l’impennata del costo dei carburanti per gli autotrasportatori professionali". E’ il commento di Emiliano Tomassini, presidente della Cna di Fermo e della categoria autotrasporto, che esterna le crescenti preoccupazioni di tante imprese vicine al collasso: “L’aumento vertiginoso del costo del carburante è una minaccia per il mondo dell’autotrasporto, rischia di mandare in rosso fisso i bilanci aziendali con licenziamenti, fallimenti e chiusure". Prosegue: "Tra i decisori politici sembra che nessuno si sia accorto dell’incontrollabile aumento del costo alla pompa che, se da un lato coinvolge tutti, dall’altro si abbatte senza ripari su chi è costretto a fare rifornimento per svolgere la sua attività lavorativa e di impresa, come nel caso del traporto merci e persone. Si tratta di costi che non si recuperano e che stanno portando al collasso molto imprese, anche le meglio strutturate". La Cna chiede chiarezza e che si intervenga con un adeguato strumento di riduzione del prezzo al distributore, attraverso abbattimenti o ristori sui costi industriali, scongiurando i guasti di provvedimenti sulle accise di cui, in alcuni casi, ancora se ne deve venire a capo. Secondo Tomassini la riduzione sul costo industriale è a vantaggio di tutti, anche di chi ha investito su mezzi per la transizione ecologica: "solo così si potrà scongiurare il doppio effetto – spiega il Presidente Cna Fermo - ovvero la chiusura di imprese del settore trasporti che pure lavorano e danno lavoro e lo svuotamento degli scaffali per la mancanza di merci che non verrebbero consegnate per via del collasso dell’autotrasporto".