Baby squillo a Porto San Giorgio, indagini su una gang

Banda di italo marocchini tra i 16 e 17 anni costringerebbe ragazzine a rapporti sessuali a pagamento. Tutto nasce dalla segnalazione delle famiglie

Baby squillo gestite da una baby gang: il terribile sospetto su cui si indaga a Porto San Giorgio

Baby squillo gestite da una baby gang: il terribile sospetto su cui si indaga a Porto San Giorgio

Porto san Giorgio (Fermo), 11 marzo 2023 – Venderebbero il loro corpo per pochi soldi a persone adulte facoltose e ad organizzare gli incontri sarebbe una banda italo marocchina composta esclusivamente da minorenni.

Indagano i carabinieri su un giro di prostituzione minorile che avrebbe preso il suo centro di smistamento a Porto San Giorgio dove diverse ragazzine del posto, gestite dalla baby gang, avrebbero imboccato questa pericolosa strada. Si tratta di un’indagine delicata, avviata da alcuni mesi e tenuta ancora sotto il massimo riserbo, che avrebbe già dato i suoi frutti, permettendo di individuare i componenti della banda italo marocchina composta da 16enni e 17enni che avrebbero stabilito il loro quartier generale i due punti della città: davanti ad un locale del centro e in una via della zona vecchia.

I primi accertamenti degli investigatori dell’Arma sono partiti a seguito di alcune segnalazioni di genitori preoccupati, che hanno notato strani comportamenti delle figlie minori e la grande disponibilità di denaro del quale non hanno saputo spiegare la provenienza.

Sono iniziati così una serie di appostamenti e servizi di controllo proprio nei pressi dell’area davanti al locale del centro dove si celerebbe anche una piccola piazza di spaccio di sostanze stupefacenti che viaggerebbe di pari passo con lo sfruttamento sessuale minorile.

È proprio nel corso di questi appostamenti che i militari hanno notato un parapiglia tra una mamma e alcune ragazzine e ragazzi. Da qui sarebbero emersi diversi episodi di bullismo nei confronti di una 14enne che si sarebbe rifiutata di essere coinvolta nel giro di prostituzione gestito dalla solita baby gang. Ci sono stati poi altri riscontri da parte di testimoni e residenti, riferiti anche agli investigatori.

In particolare due drammatici fatti in cui una 16enne italiana e una 15enne marocchina sono state picchiate da alcuni dei componenti della banda che gestisce il giro, perché non avrebbero voluto dividere i proventi della vendita del loro corpo con loro.

Dunque sembrerebbe emergere un giro di prostituzione minorile gestito come un vero e proprio baby racket. Secondo una prima ricostruzione le prestazioni sessuali verrebbero fornite, per chi non ha un posto al chiuso, nella zona alta della città vecchia o in macchina, ma sono ancora in corso ulteriori accertamenti che potrebbero aprire scenari inquietanti, inimmaginabili e che potrebbero coinvolgere anche persone insospettabili.