Baldelli presenta il conto: "I miei anni in Parlamento"

L’onorevole di Forza Italia: dalla battaglia sugli autovelox al sociale e le famiglie "Ora la crisi è irreversibile. Dentro ai partiti si gioca tutto per le candidature"

Migration

di Angelica Malvatani

Alla fine di una legislatura, è doveroso presentare risultati e numeri, raccontare il lavoro di una legislatura che si è conclusa con qualche mese di anticipo. In realtà è in Parlamento dal 2006 l’onorevole Simone Baldelli, volto storico di Forza Italia, nell’anno in corso ha conquistato il 96 per cento di presenze in aula per le votazioni, 664 interventi, 203 in commissione, 10 proposte di legge, 40 ordini del giorno: "Ci sono dei risultati a cui tengo e voglio raccontarli alle persone che in questi anni mi hanno sostenuto. Poi quello che succederà non lo so, le candidature si decideranno a giorni". Parte dalla battaglia per sostenere le famiglie Baldelli che spiega: "Mi sono battuto per lo stop a conguagli superiori a due anni per luce gas e acqua, tra il 2018 e il 2020, tutto il mondo dei privati è già a pieno regime e alle famiglie non arrivano più bollette assurde che mettono insieme anni di conteggi. E poi, stop alle telefonate commerciali aggressive, la nuova normativa è attuata dal 27 luglio di quest’anno con il nuovo registro delle opposizioni, una fase inedita che si applica a qualcosa come 80 milioni di utenze potenzialmente". Sempre a tutela dei consumatori va la battaglia per l’obbligo di pubblicazione on line incassi delle multe, dall’anno scorso grazie a norma inserita nel decreto trasporti, si possono consultare i dati su questo per capire anche come ogni amministrazione locale spende quei soldi. È un dato di trasparenza che vincola questi soldi. "Il decreto trasporti – aggiunge – ha accolto un mio ordine del giorno che impegna il governo ad attuare le nuove norme su autovelox che si attendono da 12 anni, devono fare prevenzione non cassa per le amministrazioni locali. Se ne parlerà entro la fine di agosto, c’è la bozza di decreto da inviare alla conferenza delle autonomie locali e potrebbe diventare legge presto, una situazione che è stata finora bloccata dagli enti locali che con le multe facevano quadrare il bilancio, vedremo di destinare poi quei fondi per coprire eventualmente le bollette a carico degli enti locali ma non possono essere una leva fiscale parallela. Superiamo l’atteggiamento dell’autovelox selvaggio che porta soldi ma non civiltà". Dal 2016 la Camera dei deputati ha risparmiato 387 milioni in costi di gestione, Baldelli ha chiesto e ottenuto che quelle risorse venissero destinate ai comuni terremotati: "Faccio il mio dovere di deputato in carica e presento un bilancio positivo, questo è doveroso per chi è stato eletto ed è alla fine del proprio mandato. La crisi irreversibile del governo Draghi è nata con la scelta di ridurre il numero dei parlamentari. È stata ridotta la rappresentatività e l’efficacia del Parlamento, ma anche dentro ai partiti la questione delle candidature diventa complicata. Il meccanismo è imploso e la prima vittima è stato il partito che ha innescato questo cambiamento, il Movimento 5 stelle".