Bambina morta a Servigliano: i funerali. "Jennifer gioca nel giardino del paradiso"

Ultimo saluto alla bimba di sei anni deceduta a gennaio nell’incendio divampato in casa . Il papà e la sorellina di nuovo uniti dopo la tragica notte

I funerali della bambina morta a Servigliano (Foto Zeppilli)

I funerali della bambina morta a Servigliano (Foto Zeppilli)

Fermo, 29 novembre 2020 - Da un lato lo straziante dolore di una vita spezzata ad appena 6 anni, dall’altro la struggente tenerezza del papà, Ali Krasniqi, che tiene per mano l’altra figlioletta con un palloncino bianco e la abbraccia nel momento della sepoltura. Emozioni in lotta tra loro per una perdita incommensurabile che cozza con l’incontro tra il padre e la più piccola delle due figlie, dopo dieci mesi di lontananza forzata. Un incontro tanto desiderato, che ironia delle sorte, si svolge davanti a quella piccola bara bianca. E’ qualcosa che colpisce e che spezza il cuore, ma che ha caratterizzato i funerali di Jennifer Krasniqi, la bimba, secondo l’accusa, uccisa dalla mamma nella sua abitazione di Servigliano lo scorso gennaio. La bambina è arrivata accompagnata da una delle assistenti sociali della casa protetta in cui vive e dal comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Fermo, il colonnello Gianluigi Di Pilato. Poi quell’incontro con il papà.

Sembrava non volessero staccarsi l’uno dall’altro: sono rimasti abbracciati per tutta la cerimonia. Si sono separati solo un attimo, quando lei, che oggi ha 5 anni, ha voluto appoggiare sopra la bara dei disegni dedicati alla sorellina. Il funerale si è celebrato con rito islamico, al cimitero di Fermo, dove la bara è stata sistemata a terra. Ad officiare la cerimonia, il presidente del Centro islamico del Piceno, Mohamed El Fanni, insieme al suo predecessore, Abdellah Labdidi.

"Oggi – ha rimarcato El Fanni nell’orazione funebre – condividiamo un momento di profondo dolore perché Jennifer ci ha lasciato molto presto, ma sappiamo che ora gioca nei giardini del paradiso, e ci aspetta per il giorno in cui ci ricongiungeremo con lei. C’è bisogno di riflettere, perché Jennifer ci invita a non dimenticarla, a dedicarle sempre una preghiera, e a rimanere uniti in questo tempo così difficile, in cui una malattia ha coinvolto il mondo intero". L’imam Labdidi ha invece voluto lanciare un messaggio di fratellanza.

"Oggi siamo tutti uniti, al di là della fede che professiamo, nel celebrare il saluto alla piccola Jennifer e nel condividere questo tempo così difficile. Il Fermano è un modello di pace e integrazione, dove si vive nella collaborazione e nel rispetto reciproco". Al rito funebre presenti anche il sindaco di Servigliano, Marco Rotoni, e la legale del padre, l’avvocato Maria Cristina Ascenzo. Krasniqi al termine della cerimonia ha voluto ringraziare tutti quelli che gli sono stati vicini: "Li ringrazio perché mi hanno aiutato a superare, almeno in parte, i momenti più terribili della mia vita. Ora siamo io e lei (riferito alla bimba più piccola; ndr), che ho potuto riabbracciare. Siamo io e lei e dovremo andare avanti". La mamma Pavlina Mitkova, in effetti, per Krasniqi è come se non ci fosse più, dopo che sul corpo di Jennifer sono stati trovati i segni di violenza che dimostrerebbero la sua colpevolezza e che hanno fatto scattare nei sui confronti l’accusa di omicidio volontario. La donna si trova ancora in carcere in attesa della conclusione delle indagini.