Banca del Fermano "No alle parti civili"

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Colpo di scena al processo che vede imputati numerosi ex esponenti del management della Bcc, Banca di credito cooperativo del Fermano. I giudici del Collegio penale del tribunale di Fermo hanno estromesso tutte le 22 parti civili, decretando così che non hanno diritto a chiedere un risarcimento danni e non possono più interagire con il procedimento dibattimentale in corso. Si è tenuta ieri la prima udienza nei confronti degli imputati, a cui vengono contestati asseriti falsi in bilancio e violazioni del testo unico bancario, oltre ad alcune irregolarità nelle deleghe assembleari. Gli attuali imputati sono difesi dagli avvocati Francesco De Minicis, Savino Piattoni, Fulvia Bravi, Daniele Cardinali, Matteo Restuccia, Pierfrancesco Torresi, Anna Indiveri, Stefano Chiodini, Ilaria Teodori, Luigi Recchioni, Leonardo Bochicchio, Filippo Polisena, Villeado Craia, Michele Andreano e Fabio Freddi.

In sede di udienza preliminare si erano invece già costituiti, quali parti civili, la Banca d’Italia ed un ’comitato’ di ex-soci della stessa Bcc, patrocinati dall’avvocato Massimo Di Bonaventura. Tra quest’ultimi, 5 ex-soci erano però tornati sui loro passi mesi addietro, ed avevano poi formalizzato la revoca della propria costituzione di parte civile, manifestando l’espressa volontà di non voler richiedere alcun risarcimento nei confronti degli imputati. All’udienza di ieri – disposta la riunione dei due filoni in cui era in precedenza diviso il fascicolo per pregressi vizi di notifica – in accoglimento delle eccezioni sollevate dagli avvocati Fulvia Bravi, Daniele Cardinali e Savino Piattoni, cui le altre difese si sono associate, il Collegio ha disposto l’esclusione dal processo di tutti i 22 residui ex-soci della Bcc che si erano costituiti parti civili. In particolare, il Collegio ha statuito, in accoglimento dei rilievi difensivi, che detti ex-soci non avevano né allegato la loro qualifica né le ragioni delle proprie pretese risarcitorie, rispetto alle quali non avevano in alcun modo invocato un danno diretto e immediato dalle ipotesi di reato.

Soddisfatti all’uscita dall’aula gli avvocati Bravi, Cardinali e Piattoni: "Siamo lieti che il Collegio abbia accolto la nostra eccezione in ordine all’eccepita inammissibilità della costituzione di parte civile dei numerosi ex-soci della Bcc, per la palese insussistenza di qualsivoglia danno loro imputabile. Tra l’altro, non possiamo non ricordare le plurime notizie che in passato detto "comitato soci" ha veicolato in ordine ai fatti in discussione in questa sede penale, rispetto ai quale è stata ora – finalmente – riconosciuta la loro totale estraneità. Resta però il rammarico per il disdoro cagionato ai nostri assistiti da dette notizie", Sempre ieri si è aperto il dibattimento, con l’esame di un consulente tecnico della Procura. Per il proseguo, con il controesame del consulente e ulteriori testi di accusa, il procedimento è stato aggiornato a giugno.

Fabio Castori