FABIO CASTORI
Cronaca

Banda di ladri d’auto: finisce a processo un 22enne incensurato

Quando avevano visto quelle tre auto in fila indiana transitare all’altezza di Lido di Fermo, si erano insospettiti e avevano...

Quando avevano visto quelle tre auto in fila indiana transitare all’altezza di Lido di Fermo, si erano insospettiti e avevano immediatamente controllato i numeri di targa. Due delle vetture erano risultate rubate e, a quel punto, era scattato l’inseguimento terminato con la cattura di uno dei banditi. Il blitz era stato messo a segno all’alba di una calda giornata del luglio scorso dai poliziotti della squadra mobile di Fermo, coadiuvati dagli uomini della squadra volante e in trappola era finito un 22enne incensurato di Cerignola di Foggia. A conclusione delle indagini, il giovane è stato rinviato a giudizio e dovrà ora comparire davanti al giudice del tribunale di Fermo per rispondere dei reati di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. L’operazione era scattata quando erano da poco passate le cinque del mattino e gli agenti, impegnati in un servizio di controllo per i reati predatori, avevano notato le tre auto che viaggiavano in fila indiana con atteggiamento sospetto e con quattro persone a bordo. Alla vista della polizia i ladri avevano fatto finta di nulla, ma sapevano che ormai sarebbero stati scoperti. Così, quando gli uomini della squadra mobile avevano iniziato a pedinarli in attesa di rinforzi, i conducenti dei mezzi avevano spinto il piede sull’acceleratore dando vita ad una rocambolesca fuga terminata nel giro di pochi chilometri. I malviventi infatti, visto che nel frattempo erano state convogliate sul posto altre tre pattuglie della polizia, sentitisi in trappola, avevano abbandonato i mezzi per continuare la fuga a piedi tra i campi. Uno dei ladri, che si trovava su una delle vetture rubate, era stato però bloccato dai poliziotti, mentre gli altri tre erano riusciti a fuggire. Come detto, neo guai era finito il 22enne incensurato di Cerignola di Foggia. Il giovane era stato denunciato a piede libero, in attesa degli sviluppi delle indagini. Sul posto anche gli specialisti della polizia scientifica che avevano lavorato per ore sui veicoli per raccogliere tutti gli elementi utili a dare un nome e un volto ai malviventi e le impronte digitali finalizzate all’identificazione di eventuali altri personaggi noti alle forze dell’ordine.

f.c.