C’è attesa per domani, il giorno in cui l’assessore regionale alla sanità Saltamartini sarà a Fermo per illustrare il nuovo piano sanitari alla conferenza dei sindaci del fermano, i primi cittadini sono pronti a far sentire la loro voce e, nel caso in cui i ritardi di Fermo non venissero riconosciuti, a bocciare la proposta di riforma della Regione. Intanto si ragione anche in commissione sanità, il capogruppo di Fermo Forte, Alessandro Bargoni, spiega che nei prossimi giorni si discuterà della riforma anche in quella sede: "Il consigliere comunale Nicola Lucci, che è anche presidente della IV Commmissione Sanità, ha già provveduto a fissare una seduta della commissione sanità per il 17 aprile, per continuare nel lavoro di pressione sugli organi regionali preposti alle decisioni in materia sanitaria. Se la nuova Azienda sanitaria territoriale di Fermo risulta avere solo un ospedale per tutta la provincia lasciando scoperta soprattutto la zona montana, se il rapporto tra infermieri e abitanti e oss e abitanti è il più basso della Regione, come confermato dagli ordini dei medici e dai sindacati nell’ultima Conferenza il 4 aprile, se il pronto soccorso si regge quasi esclusivamente sui medici esterni a gettone, se i pediatri di base verranno a mancare nel giro di qualche anno, se l’emodinamica è ancora in fase embrionale è perché tali problematiche derivano da decenni di politica sanitaria penalizzante per il nostro territorio". ’Fermo Forte’ auspica che, data la collocazione territoriale del nuovo ospedale, si pensi nel contempo a rafforzare il presidio di Porto San Giorgio sulla costa specie nel periodo estivo, proprio per dare risposte al territorio tutto: "Consci che nessuno abbia la bacchetta magica – ribadisce Bargoni – il gruppo consiliare ’Fermo Forte’ continuerà a sollecitare costantemente gli organi preposti al fine di raggiungere i migliori standard sanitari a tutto il territorio fermano".
CronacaBargoni: sanità, anni di politica penalizzante