"Basta disagi, il tracciato dell’A14 va arretrato"

Il sindaco Loira sulla riapertura dei cantieri: "Oggi abbiamo risorse come mai in passato, è ora che la politica si dia una mossa"

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"E’ ormai non più differibile risolvere il problema dell’autostrada nel sud delle Marche e il miglior modo per farlo è l’arretramento del suo tracciato". Lo sostiene il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira, prendendo lo spunto per intervenire dalla comunicazione avuta da Regione e Società Autostrade che sono ripartiti i lavori di manutenzione sul tratto sud della A14 e dureranno almeno fino a marzo. Ne consegue, come già accaduto, che Porto San Giorgio, sarà bloccata dal traffico in uscita dalla stessa autostrada che congestionerà la strada statale che è strada urbana con abitazioni, negozi, servizi, luoghi di culto ed altro. Di fronte a questa non più sopportabile situazione, però, Loira rileva che il dibattito politico: "Continua ad essere miope e non volto alla risoluzione del nodo infrastrutturale a sud di Pedaso perché è lì che esiste il problema con ripercussioni sul territorio costiero della Provincia di Fermo". Pertanto, secondo il primo cittadino sangiorgese: "Oggi che si possono avere a disposizione risorse come mai in passato è il momento che la politica dia risposta risolutiva al problema, che può avvenire soltanto con l’arretramento del tracciato: nel rispetto dei contesti storico ambientali, realizzando una vera autostrada che attraversa in sicurezza il Paese, che avvicina, toglie dall’isolamento e inverte il processo di spopolamento delle comunità dell’entroterra". Loira ribadisce in sostanza la convinzione che l’arretramento sia la soluzione del problema autostrada del sud delle Marche. Si dice certo che, se realizzato, straordinario sarebbe in termini ambientali il vantaggio delle città della costa, che vedrebbero deflazionato il traffico sulla statale con evidente riduzione dell’inquinamento acustico e da gas di scarico. L’arretramento dovrebbe iniziare da Porto Sant’Elpidio, risparmiando a Fermo e Porto San Giorgio pericolosi allargamenti dei viadotti e della stessa sede autostradale (Monte Cacciù? Torre di Palme?), non essendo possibile realizzare la terza corsia sulla sede esistente come è successo per i territori più a nord della Regione: "Comunque – assicura Loira - Porto San Giorgio non farà barricate, vuole conoscere fin da subito le intenzioni progettuali e, nella denegata ipotesi si scelga la soluzione miope che non serve a risolvere il problema, vuole trattare e ottenere compensazioni importanti ed adeguate al danno ambientale che subirà. Sarà il Consiglio comunale a decidere con l’auspicio che la classe politica sangiorgese saprà come in passato guardare con attenzione e scrupolo al proprio territorio, perseguendo una visione lungimirante e finalmente risolutiva del problema".

Silvio Sebastiani