Bene le esportazioni La Germania al top

I dati sul distretto calzaturiero Fermano indicano la risalita del comparto, ma i livelli pre-pandemia restano lontani in molti indicatori congiunturali. I risultati più confortanti arrivano sul fronte dell’export, trascinato dalle griffe. La fotografia del comparto scattata dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici è stata presentata nell’ambito di Micam, il Salone Internazionale delle Calzature in corso a Fiera Milano Rho.

Nei primi sei mesi del 2021 l’ammontare delle esportazioni di calzature made in Fermo è stato pari a complessivi 240,53 milioni di euro in aumento rispetto ai 220,52 milioni di euro registrati nello stesso periodo dello scorso anno ma ancora ben distanti dai 331,42 milioni di euro dei primi sei mesi del 2019 quando le conseguenze dell’emergenza sanitaria non avevano iniziato a caratterizzare negativamente l’andamento dell’economia.

I migliori clienti dei calzaturifici marchigiani si confermano i tedeschi i quali hanno comprato scarpe nei primi sei mesi di quest’anno per un controvalore pari a 31,12 milioni di euro. Alle spalle dei tedeschi figurano i russi con un valore pari a 27,77 milioni di euro. Al terzo posto la sempre più sorprendente Cina che ha fatto registrare un’ammontare di acquisto di scarpe made in Fermo pari a 26,51 milioni di euro pari a 81,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e a +31,8% rispetto al periodo pre pandemia. In territorio negativo, invece, l’andamento percentuale delle esportazioni confrontate con il periodo pre pandemia nei confronti della Germania -25,1% e Russia -14,4%. Ancora molto positivo l’andamento della bilancia commerciale considerando che le importazioni di calzature per quanto riguarda la provincia di Fermo è stato pari a 67,63 milioni di euro.

v. b.