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MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Bimbo morto investito dallo scuolabus, il dolore dei genitori al rito funebre

'Riporteremo le ceneri del nostro bambino in India. Intanto, stiamo cercando una casa. Restare lì è troppo doloroso'. Il cordoglio dell'amministrazione di Sant'Elpidio a Mare

Porto Sant’Elpidio (Fermo), 25 marzo 2023 – Il tempio sikh della zona industriale di Porto Sant’Elpidio ha ospitato il rito per l’ultimo saluto del piccolo Jaghunar Singh, il bimbetto di un anno e mezzo, deceduto lo scorso 6 marzo, davanti casa sua, in via Pisanelli a Casette d’Ete di Sant’Elpidio a Mare, investito dallo scuolabus che stava ripartendo dopo aver fatto salire la sorellina maggiore per portarla alla scuola d’infanzia.

Una cerimonia sobria in cui la disperazione dei genitori è rimasta racchiusa in un dignitoso silenzio, nei loro volti impassibili e negli occhi prosciugati dalle lacrime della mamma, Amarjit Kaur e del babbo Pardeep Singh.

Non c’era l’urna del loro secondogenito le cui ceneri sono custodite al cimitero di Sant’Elpidio a Mare ‘in attesa di riportarle in India, in agosto. Andremo anche noi – dice il babbo – e le getteremo nel nostro fiume sacro’.

I genitori sono stati grati per la vicinanza che la comunità locale ha dimostrato loro ma ciò non toglie che, per loro, continuare a vivere in quell’appartamento al piano terra di via Pisanelli è diventato un supplizio continuo tanto che ‘stiamo cercando di cambiare casa – dice babbo Sing – E’ successo tutto proprio davanti casa, e ogni volta che apriamo la finestra della camera, riviviamo tutto’. L’amministrazione comunale sa della loro volontà di trasferirsi altrove ‘e stiamo cercando di aiutarli a trovare una sistemazione alternativa’ ha spiegato il vicesindaco, Roberto Greci.

Insieme a lui, al tempio sikh si sono ritrovati il presidente del consiglio, Alessio Terrenzi, gli assessori Claudia Bracalente, Michela Romagnoli, Paolo Maurizi, consiglieri comunali, il comandante della Polizia Locale, Stefano Tofoni e la dirigente dei servizi sociali, Lorella Paniccià.

All’arrivo, hanno deposto una piccola corona di fiori bianchi davanti all’immagine di un sorridente Jaghunar, per poi inchinarsi davanti al libro sacro e accomodarsi seduti a terra, gli uomini da una parte, le donne da quella opposta, ad ascoltare, in rispettoso silenzio, le letture del libro sacro.

La delegazione comunale è accolta con generosità e disponibilità dai sikh che hanno apprezzato la solidarietà espressa dalle autorità locali per un lutto così grave per la loro comunità.