Erano clandestini, abusivi e, incuranti della legge italiana, si erano impadroniti di un edificio che utilizzavano come quartier generale per i loro loschi traffici. Dopo un blitz mirato, la scoperta è stata fatta dai carabinieri della stazione di Porto Sant’Elpidio, a conclusione di specifica attività di controllo del territorio. I militari dell’arma hanno così deferito in stato di libertà tre algerini, per furto aggravato, in concorso, e violazione della normativa per la permanenza sul territorio nazionale. L’operazione è scattata l’altra mattina, poco dopo l’alba, quando i carabinieri delle stazioni di Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio e Pedaso, insieme agli agenti del Comando di polizia locale di Porto Sant’Elpidio, hanno condotto un servizio di ispezione in alcuni casolari abbandonati nell’area elpidiense. In un sito in particolare, un edificio in via Abruzzi, sottoposto a curatela fallimentare per una procedura esecutiva immobiliare del tribunale di Fermo, gli uomini dell’arma e i colleghi della polizia locale hanno sorpreso tre giovani algerini, uno dei quali già con qualche precedente di polizia, che bivaccavano abusivamente e, per farlo, avevano anche realizzato collegamenti illeciti alla rete elettrica e a contatori dell’acqua presenti sul posto, di cui si servivano per le loro esigenze quotidiane. Condotti presso la questura di Fermo per gli accertamenti sulla regolarità della loro permanenza sul territorio italiano, le forze dell’ordine hanno accertato che tutti e tre gli algerini erano inottemperanti ad un provvedimento di espulsione emesso dal prefetto di Fermo nel mese di marzo appena trascorso. Per questi motivi, quindi, i tre extracomunitari clandestini sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Fermo, in stato di libertà, per il reato di furto aggravato in concorso, in quanto per diverso tempo hanno rubato energia elettrica e acqua. Per loro è scattata la denuncia anche per inosservanza del provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. Nei loro confronti, ovviamente, è stato emesso, e notificato, un nuovo provvedimento di espulsione con intimazione a provvedervi entro sette giorni dalla notifica. I vertici dell’arma fanno sapere che i controlli dei carabinieri del Comando provinciale nello specifico settore, proseguiranno anche nelle prossime settimane e insieme ai colleghi della polizia locale. Fabio Castori